Roma, denunciati 58 furbetti del reddito di cittadinanza

I 58 furbetti del reddito denunciati dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato

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Stanati nuovi furbetti del reddito di cittadinanza: lo intascavano senza averne diritto. Per tutti l’accusa è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

I 58 furbetti del reddito denunciati dovranno rispondere di truffa aggravata ai danni dello Stato

Sono 58 le persone denunciate a piede libero dai carabinieri della compagnia Roma San Paolo con l’accusa di avere percepito il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza (in alcuni casi contemporaneamente) senza averne diritto. Appartengono a 24 nuclei familiari diversi.

Tutti hanno prodotto, in vario modo, dichiarazioni false volte a comunicare di avere i requisiti necessari per ottenere i due sussidi. In alcuni casi avrebbero ad arte simulato di avere famiglie più numerose per ampliare il diritto di percezione.

Il danno erariale accertato causato dalla truffa ammonta a 272mila euro. Dall’inizio dell’anno i carabinieri hanno denunciato diverse centinaia di furbetti del reddito.

Intanto il governo sta procedendo al taglio del reddito di cittadinanza. A fine luglio ha creato molta preoccupazione l’sms che l’INPS ha inviato a migliaia di italiani per comunicare la sospensione del reddito di cittadinanza.

L’Istituto ha fornito poi ulteriori precisazioni con riferimento al periodo transitorio fino al 31 dicembre 2023 specificando a chi si applica la disposizione del numero massimo di 7 mensilità di reddito di cittadinanza nel corso del 2023.

Un periodo transitorio e di confusione considerato che da settembre 2023 ha debuttato il Supporto per la formazione e dal 1 gennaio 2024 parte ufficialmente l’Assegno di inclusione, dunque il Reddito di cittadinanza andrà in pensione.

Chi continuerà a percepire il Reddito

È necessario chiarire un aspetto molto importante: alcuni nuclei familiari possono continuare a percepirlo fino a dicembre 2023.
Ne hanno diritto i nuclei al cui interno vi sia almeno un familiare: un minorenne, un over 60 o un disabile.

Tutti questi nuclei familiari hanno diritto a percepire il sussidio fino a fine anno, ma non solo: a partire dal 1 gennaio 2024 riceveranno l’Assegno di inclusione.