Roma, su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale: arrestato 35enne peruviano

In un pattugliamento della polizia è stato trovato e arrestato dagli agenti in strada un 35enne peruviano che era ricercato da tempo per numerosi reati

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Immagine di repertorio

Roma: un peruviano di 35 anni è stato arrestato nella Capitale per una sequela lunghissima di reati, con la polizia di Stato che lo ricercava da tempo per detenzione di armi, organizzazione criminale internazionale, delitti contro la famiglia e altro ancora per il quale su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale.

In un pattugliamento della polizia è stato trovato e arrestato dagli agenti in strada un 35enne peruviano che era ricercato da tempo per numerosi reati

In particolare il suo arresto è avvenuto poco dopo le 20 di ieri, venerdì 14 settembre, è avvenuto nella zona di Piazza Vittorio, nelle vicinanze della stazione Termini, quando l’uomo è stato visto aggirarsi nei pressi di alcune auto e altri locali dagli agenti del vicino commissariato della Polizia di Stato di Viminale.

Gli agenti, presenti durante il pattugliamento di zona, lo hanno incontrato e dopo una breve discussione e una rapida fuga, con tanto di piccola colluttazione dato che il peruviano sapeva di essere un “ricercato” e ha cercato di opporsi ai controlli, il 35enne sudamericano è stato bloccato e identificato, scoprendo che a suo carico c’era proprio il mandato di ricerca internazionale.

Concluso il suo arresto, il cittadino del Perù è stato portato in carcere, con arresto convalidato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che dopo le varie fughe all’estero si coordinerà con le altre forze dell’ordine straniere con le quali aveva dato la caccia all’uomo, per quantificare la pena e decidere dove il malvivente in questione dovrà scontarla.

A fine agosto scorso, meno di un mese fa, inoltre vi abbiamo raccontato di come un altro cittadino straniero sia stato arrestato e identificato durante una serie di retate fatte dalla polizia sul litorale romano, ad Ostia.

In particolare, a finire in manette in questa seconda vicenda è stato un 54enne albanese, che a seguito di un controllo su strada e della successiva identificazione mediante fotosegnalamento, che è successivamente avere a suo carico un’ordinanza di arresto provvisorio a scopo di estradizione per un omicidio premeditato commesso in Belgio nel 1999.

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Come sempre ricordiamo ai nostri lettori che tutti gli indagati vanno considerati presunti innocenti fino all’emissione di una definitiva sentenza di condanna, con le prove che si formeranno eventualmente nel corso del processo, terminati tutti i gradi di giudizio previsti.