Quattro sudamericani si sono messi a osservare i clienti all'interno di una banca puntando come "preda perfetta" un 90enne che stava prelevando soldi al bancomat
Roma: in un servizio di pattugliamento recente nella capitale, la squadra mobile insieme ai poliziotti del commissariato Appio, passando in via Tuscolana, ha scoperto ed arrestato in flagranza di reato tre uomini e una donna, tutti sudamericani, che stavano parlando su come rapinare una banca e successivamente li hanno visti entrare all’interno.
Gli agenti, vista tutta la scena, sono entrati dietro di loro per capire, pedinandoli, cosa stessero effettivamente facendo e se i loro sospetti fossero fondati.
Effettivamente lo erano, perchè i quattro indagati sono stati visti mentre si disponevano in vari punti per poter osservare l’area esterna e controllare i vari movimenti delle persone che in quel memento erano intente a fare operazioni bancarie agli sportelli.
In particolare i quattro sudamericani hanno poi preso di mira un uomo di 90 anni che stava prendendo dei soldi in contanti da uno sportello bancomat dell’istituto bancario e l’hanno pedinato, distratto con una scusa e gli hanno sottratto il denaro, accerchiandolo e confondendolo, con una vera e propria aggressione finale alle sue spalle.
In particolare un 61 enne di origini cubane ha sputato del liquido giallastro sulla camicia dell’anziano, mentre un secondo uomo, un cileno di 31 anni, ha contestualmente lanciato delle monete a terra.
Nonostante il tentativo di raggiro l’uomo ha mantenuto alta l’attenzione, inducendo i due complici ad avvicinarglisi sempre di più, fino all’arrivo di un terzo individuo, un cileno di 55 anni, che era arrivato per riuscire nell’intento di sottrarre il borsello trattenuto energicamente sotto il braccio del 90enne.
I tre, aiutati da una donna cubana di 31 anni, che in quella situazione fungeva da “palo” per l’intera durata dell’azione criminale, hanno cercato, in maniera alternata tra loro, di appropriarsi del bottino, senza riuscirci peró grazie al tempestivo intervento dei poliziotti, che li hanno bloccati, interrompendo la loro condotta illegale
Bloccati, identificati e ammanettati, per tutti i malviventi in questionesono scattate le manette e l’operato degli investigatori è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria
Per due di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere e per altri due l’obbligo di dimora.
Ad ogni ricordiamo sempre ai nostri lettori che tutti gli indagati vanno considerati come presunti innocenti data l’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, e lo resteranno fino ad un’eventuale sentenza definitiva e irrevocabile di condanna, con le prove che si formeranno nel corso del processo.
Recentemente invece, nella Capitale, una donna anziana, ultraottantenne, è stata derubata e raggirata da un finto avvocato che è riuscito a spillarle migliaia di euro con un’altro tipo di truffa.
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