Un vasto incendio, scoppiato all’interno di un’area verde situata a ridosso del quartiere di Dragoncello, nell’entroterra del X Municipio, ha richiesto il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile perché le fiamme minacciavano di raggiungere un complesso formato da diverse palazzine.
Le fiamme di un incendio scoppiato in un campo lambiscono case a Dragoncello, sul posto vigili del fuoco e automezzi della protezione civile
La squadra 13 A dei vigili del fuoco di Ostia e un altro mezzo del Servizio antincendio della caserma di Fiumicino, insieme ad alcuni veicoli della protezione civile regionale hanno circondato il rogo, scoppiato intorno alle ore 10.30 di questa mattina, venerdì 25 agosto, in un’area coperta di sterpaglie ed erba secca tra via Cento e via Vincenzo Petra, dove scorre il tracciato della pista ciclabile.
Poiché l’incendio, sostenuto dai venti caldi provenienti da mare, si stava pericolosamente avvicinando ad alcuni edifici situati in prossimità di via dei Romagnoli, il direttore delle operazioni di spegnimento (dos) ha optato per il massiccio impiego delle autobotti.
La costante attività di irrigazione ha permesso di rallentare vistosamente la velocità di espansione delle fiamme e di permetterne il progressivo spegnimento.
Siccome una parte del settore oggetto del rogo è localizzato su un costone inclinato, non raggiungibile senza rischi per l’incolumità degli automezzi impiegati dai vigili del fuoco e di quelli della protezione civile regionale, il personale presente in loco si sta dedicando, ora, alla bonifica dei focolai residui che saranno completamente soffocati per evitare che si trasformino in inneschi pericolosi.
Quello odierno è soltanto uno degli interventi d’urgenza che hanno coinvolto il litorale romano a causa di violenti incendi scoppiati all’interno di campi agricoli caratterizzati dall’ampia presenza di cespugli secchi ed erba ingiallita (leggi qui). Componenti che possono trasformarsi in un mix micidiale quando si verificano fenomeni di autocombustione oppure peggio se dietro alla fiamme c’è l’intervento doloso della mano dei piromani.
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