Virus Dengue: il secondo caso nel Lazio è a Roma. La conferma sulla piattaforma di sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità
E’ allerta virus nei Municipi XI e XIV del Comune di Roma, dopo che dall’Istituto Superiore di Sanità, ed in particolare sulla piattaforma per la “Sorveglianza delle arbovirosi”, è arrivata la conferma di un caso di febbre da “Dengue”.
Un nuovo caso di infezione da virus “Dengue” è stato registrato nel Lazio, ed in particolare nel XIV Municipio di Roma, nella zona Trionfale Monte Mario di Roma con conta circa 200mila abitanti.
La Dengue è un’infezione virale causata da quattro virus (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4), che una volta contratto provoca una forte febbre.
E’ trasmessa agli esseri umani attraverso le punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona già infetta. Per questo inizia ad esserci preoccupazione per questo secondo caso autoctono, rilavato nella Capitale.
Il Virus provoca una febbre elevata, ma anche cefalea, mialgie, nausea ed eruzioni cutanee. In casi particolarmente gravi la malattia può portare a complicanze potenzialmente mortali, che vanno dalla grave perdita di plasma, all’accumulo di liquidi, alla difficoltà respiratoria, e fino alle emorragie gravi o compromissione di organi.
Le indicazioni del Ministero della Salute
Sui casi di Dengue nel Lazio, il Ministero della Salute e i Municipi della Capitale, hanno raccomandano in queste ore l’isolamento fiduciario di una settimana nel caso di comparsa di sintomi.
Il Ministero ha inoltre aggiunto: “Per entrambi i casi il centro nazionale sangue e il centro nazionale trapianti hanno attivato tutti i provvedimenti necessari per la prevenzione della trasmissione da donazione di sangue ed emocomponenti da donatori potenzialmente viremici asintomatici e le Regioni hanno avviato le misure di monitoraggio e controllo dei vettori nei luoghi frequentati dai casi”.
Chi dovrà porre particolare attenzione nel caso si presentino sintomi come quelli spiegati in questo articolo, sono intanto i municipi IX (Eur) e il XIV (Trionfale e Monte Mario), dove sono state momentaneamente sospese le donazioni di sangue.