Si tratta di un 55enne di Ostia la cui morte, secondo l'esame autoptico, non è stato di natura violenta
Era di Ostia l’uomo trovato morto il giorno di Ferragosto a largo di Fregene. Si tratta di un 55enne il cui decesso, secondo l’esame autoptico, non è stato di natura violenta. Eppure resta il giallo sulla morte. A partire dal fatto che si trovasse al largo di Fregene e con una ferita alla testa.
Il corpo è stato identificato i carabinieri della Stazione di Ostia. Alla sua identificazione si è arrivati grazie alla ricerca nei data base delle persone scomparse: gli inquirenti sono risaliti alla denuncia presentata dalla sorella che, poi, ha riconosciuto la salma.
L’identità del 55enne su disposizione dell’autorità giudiziaria non è stata resa nota: l’indagine avviata dall’autorità giudiziaria non è ancora chiusa.
Il cadavere era stato recuperato dalla Guardia costiera in mare a 6 miglia al largo di Fregene. Era vestito e presentava una ferita alla testa.
Ad intervenire un’unità di guardia del Sar alle dipendenze della Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino dopo l’allarme dato, con una chiamata al numero d’emergenza in mare 1530, da un diportista.
Alcune caratteristiche tra cui un tatuaggio con una fiamma sul braccio e la maglietta indossata dalla vittima, con il logo di una discoteca romana, avrebbero da principio fatto ipotizzare che l’identità dell’uomo potesse essere quella di un professionista dagli ambienti della movida della Capitale.
Con il passare delle ore, invece, verificato che il brand riportato sull’indumento indossato dall’uomo, apparteneva ad un locale di Testaccio chiuso da tempo, si era infittito il mistero sulla sua identità, risolto solo l’altra mattina.
Al momento del ritrovamento l’uomo aveva in tasca un mazzo di chiavi e non un portafogli o documenti d’identità. Erano stati proprio una serie di elementi sospetti a far ipotizzare un eventuale omicidio. L’autorità giudiziaria, per ora, ha escluso invece la morte violenta.
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