Speronamenti e vie imboccate contromano. Il fuggitivo un 52enne di di Guidonia con problemi psichiatrici
Cinquantadue anni, di Villanova di Guidonia, agli arresti domiciliari per un’altra “spacconata” estiva. E’ Andrea T. l’invasato che ieri ha preso prima a sassate delle auto sul Raccordo, altezza Bufalotta, e poi ha rubato un autocarro con una mini gru sul cassone e quindi ha seminato panico in mezza Roma viaggiando a tutta velocità, dal Gra al centro per quasi un’ora, ignorando i semafori rossi, gli spari della polizia alle gomme, l’accerchiamento.
E’ solo grazie alla professionalità degli agenti, uno squadrone su una decina di volanti, che alla fine è stato catturato senza lasciare croci per le strade e condotto a Regina Coeli da dove però uscirà presto.
L’uomo, infatti, è un paziente psichiatrico e le varie restrizioni che gli sono state finora poste non hanno funzionato. Tant’è che ieri è uscito da casa dove era relegato agli arresti domiciliari spinto – almeno così ha detto al momento della cattura – dal desiderio di far esplodere il camion rubato in Vaticano. Prima di arrivarci però avrebbe potuto falciare passanti, schiacciare auto, causare tamponamenti.
L’inseguimento è durato quasi un’ora, attraversando una parte del GRA, la tangenziale, poi da San Giovanni verso Piramide, Ostiense, Marconi, Gianicolense e infine Aurelio fino a piazza Pio XI dove il fuggiasco è stato fermato. Virate e accelerate da brivido. Gli agenti, spiazzati, per bloccarne la folle corsa sparano alle ruote del camion.
C’è chi scarica l’intero caricatore avendo l’accortezza di usare l’arma quando non ci sono altre auto nei paraggi. Ma quella di bucare le ruote al camion, centrandole in velocità con tutti rischi annessi, sembra l’unica chance. Invece Andrea T. pure quando perderà uno pneumatico continuerà a schizzare via al volante.
Comincia tutto poco prima delle 8 di ieri, venerdì 18 agosto, quando viene segnalata al 112 la presenza di un uomo a torso nudo e capelli lunghi e chiari che sul Gra, all’altezza dell’uscita 15 La Rustica, ferma le auto, ci salta su “come Tarzan” dice un testimone, e colpisce con un sasso.
Alla Mini di una donna infrange il parabrezza e la conducente fa giusto in tempo a scappare. All’arrivo delle prime volanti l’assalitore si rifugia nel deposito di una ditta che noleggia autocarri da lavoro, ne riesce a mettere in moto uno con cui fugge. Roma diventa set di un poliziesco, solo che era tutto vero.
Ora il 50enne di Guidonia sta in carcere. Il pm Nicola Maiorano gli contesta i reati di resistenza, lesioni, minacce, furto aggravato, danneggiamento, porto abusivo di arma impropria ed evasione. Un quadro che potrebbe aggravarsi. Il bilancio, tre feriti di cui due agenti. Tutti dimessi. Inseguimento da encomio.
Ieri, intanto, è finito in carcere un 38enne di Guidonia che pochi giorni prima aveva devastato la sala d’aspetto del Centro di salute mentale di Tivoli perché il medico si era rifiutato di prescrivere alla sua fidanzata la cura da lui richiesta. Ad eseguire la misura i carabinieri.