Una lite per futili motivi, poi l’aggressione e il colpo alla pancia. Protagonisti due giovani, un italiano di 19 anni e un egiziano di 24 che, ad Acilia in piazza Capelvenere, hanno avuto un diverbio che poteva finire in tragedia.
La lite tra il giovane e un egiziano senza fissa dimora sarebbe scoppiata per futili motivi
Tentato omicidio ad Acilia dove un diciannovenne è stato aggredito e colpito alla pancia con un coltello. Secondo le ricostruzioni l’aggressione sarebbe avvenuta per futili motivi, da parte di un giovane di origine egiziana, senza fissa dimora.
I Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia, in accordo con la Procura della Repubblica di Roma, hanno sottoposto a fermo indiziato di delitto un ventiquattrenne di nazionalità egiziana, senza fissa dimora.
Il giovane è gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.Â
La lite è scoppiata in piazza Capelvenere. I due ragazzi hanno cominciato a parlare, poi gli animi si sono scaldati e dalle parole, purtroppo, si è passati ai fatti. Ad avere la peggio è stato il diciannovenne, raggiunto dal fendente al basso ventre, sferrato con un coltello di medie dimensioni.
L’aggressore è poi fuggito facendo perdere le proprie tracce mentre il ferito è stato trasportato, in codice rosso, prima all’Ospedale Grassi di Ostia e, successivamente, trasferito al reparto di Medicina d’urgenza dell’Ospedale San Camillo di Roma. Ancora oggi è ricoverato lì ma non è in pericolo di vita.
Gli accertamenti dei carabinieri della stazione di Acilia si sono concentrati sulla visione dei sistemi di video-sorveglianza pubblica e sul riconoscimento delle foto messe a disposizione dal alcuni testimoni.
Il giovane egiziano è stato quindi identificato e, dopo giorni di ricerche, è stato rintracciato presso l’abitazione di un suo amico dove si era rifugiato.
Il 24enne è stato, quindi, sottoposto al fermo di indiziato di delitto, di iniziativa, per il reato di tentato omicidio e portato alla Casa Circondariale Regina Coeli di Roma.
Per lui il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere.