Roma: confezioni di eroina, crack, cocaina, hashish e marijuana, nascoste in bocca, negli indumenti intimi e gettata sulle sponde dell’Aniene. L’operazione della Polizia di Stato contro la droga di Ferragosto con l’unità cinofila e il cane “Faro”.
Si estraeva dalla bocca involucri di droga termosaldati: il nascondiglio dell’eroina di un 38enne. In manette anche cinque donne spacciatrici
Aveva nascosto in bocca un carico di eroina confezionata a dovere per essere occultata proprio lì, in quel nascondiglio apparentemente “invisibile” ai controlli delle forze dell’ordine, ma pronta per essere estratta all’avvicinarsi del cliente, nella via presidiata nei pressi di Piazza Malatesta.
Un movimento quello del guineano di 38 anni che non è passato inosservato ai Poliziotti del Commissariato Porta Maggiore, su Largo Bartolomeo Perestrello, e che hanno intercettato lo spacciatore proprio mentre si cavava dalla bocca un involucro di cellophane per cederlo ad un cliente in cambio di una banconota.
Bunker della droga all’ultimo piano di una palazzina: lo spaccio romano sempre più gestito da donne
Un escamotage ingegnoso da spaccio di strada che è nulla in confronto alla fortezza della droga che la Polizia di Stato ha scoperto nelle zona della Romanina grazie all’unità cinofila antidroga, e dove in seguito ad accertamenti effettuati in una palazzina, è stato scoperto che l’ultimo piano era stato trasformato in un bunker, apribile solo dall’interno.
Una base di spaccio gestita da due donne peruviane 30enni ed un cubano 40enne, che si occupavano della vigilanza continua supportata da un sistema di video citofoni che inquadravano la strada per verificare l’arrivo delle forze dell’ordine, e dove il passaggio della droga e cioè centinaia di grammi di marijuana, avveniva solo attraverso una feritoia.
Sono stati gli uomini del Distretto Casilino invece a intercettare la fiorente attività di spaccio di cocaina di una 19enne che transitava su via Paolo Ferdinando Quaglia, con ben 50 involucri di cocaina nascosti nel reggiseno.
La prima della lista di arresti effettuati in queste ore di cinque donne spacciatrici, di cui due finite in manette a Torre Angela, dopo il ritrovamento all’interno del domicilio di cento dosi di cocaina, oltre a crack e hashish, custoditi all’interno di una scatola per i gioielli. Uno scrigno dove si trovavano le dosi pronte da cedere dopo il confezionamento che avveniva sempre a loro cura.
E’ in un parco Caio Sicinio Belluto sull’Aniene invece, che i poliziotti del II Distretto Salario Parioli, con la Squadra Cinofili dell’UPGSP, ha effettuati gli arresti di due spacciatori tunisini.
Uno dei due era stato notato mentre cedeva ad un acquirente la sostanza stupefacente e alla vista dei poliziotti era scappato con il compare, via via avvisando anche un’altra persona in presidio di una panchina nel parco, dove quasi ad ogni angolo c’era un punto spaccio.
E’ stato allora che i malviventi in fuga hanno pensato bene di lanciare la busta con le dosi ai margini del fiume Aniene, un punto impervio dove è stato solo grazie all’unità cinofila Faro e al suo fiuto infallibile che sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 800 grammi di hashish, marijuana e diversi grammi di cocaina.
Tutti gli arresti sono stati convalidati anche se gli indagati sono da considerarsi innocenti fino alla conclusione delle indagini preliminari, e un definitivo accertamento di colpevolezza.