Tanti salvataggi in mare sono stati effettuati dai bagnini di Fregene durante questa estate. In alcuni casi le persone in difficoltà erano, contemporaneamente, più di una.
Sul banco degli imputati le correnti di ritorno, vere e proprie insidie per chi fa il bagno sul litorale romano quando il mare è mosso.
Ma come evitare i rischi delle insidie di buche e correnti? Lo abbiamo chiesto ad un bagnino di Fregene, Elia Spanò, che in questo video ci spiega come agire nel caso in cui ci si trovi all’interno di una corrente di ritorno.
Si tratta di quelle brutte occasioni che si creano quando non si riesce a tornare a riva e si viene spinti via, verso il largo, risucchiati dalla corrente.
In questo casi si viene assaliti dalla paura, il battito cardiaco accelera e si può scivolare in situazioni drammatiche.
L’appello è anche ai genitori. “Ci sono delle giornate in cui fare il bagno è sconsigliato -spiega Elia Spanò – perché non chiedere informazioni al bagnino?”.
Spesso, infatti, sono gli stessi genitori che autorizzano i figli, inconsapevoli del rischio in cui si vanno a mettere.
Lo scorso 25 luglio una famiglia intera è stata salvata dai bagnini al Singita. Il gruppo aveva deciso di fare il bagno in una giornata caratterizzata da onde e mare particolarmente mosso.
Sempre sul litorale nord, ma a Montalto di Castro, un paio di giorni prima dell’episodio del Singita, due donne in difficoltà in un tratto di mare particolarmente pericoloso, erano state riportate a riva grazie all’intervento dei cani della Scuola italiana cani di salvataggio.
Proprio l’aumento del numero di morti affogati sul litorale laziale, aveva spinto la Capitaneria di Porto di Cerveteri a segnalare le spiagge ad alto rischio, attraverso il posizionamento di cartelli di avviso ai bagnanti. Si tratta di cartelli che contengono l’indicazione delle regole da seguire nel caso in cui si finisca in una corrente di risacca.