Roma, vuole caffè gratis. “No” del titolare: africano arrestato per incendio di rifiuti e pipì davanti al bar

Un cittadino del Burkina Faso è stato arrestato perchè, in aggiunta a questi reati, ha picchiato i poliziotti arrivati per identificarlo

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Immagine di repertorio.

Roma: un cittadino del Burkina Faso di 35 anni ha scatenato l’inferno davanti a un bar della Capitale venendo arrestato dopo aver urinato davanti al locale commerciale in questione e appiccando incendi, dando fuoco a rifiuti presenti nei paraggi. Il motivo della sua assurda reazione è banale: il barista si era rifiutato di dargli da bere gratis un caffè e per tutta risposta l’uomo si è andato su tutte le furie.

Un cittadino del Burkina Faso è stato arrestato perchè, in aggiunta a questi reati, ha picchiato i poliziotti arrivati per identificarlo

Tutto questo è avvenuto sabato mattina scorso ma è venuto alla luce solo oggi, martedì 1 agosto, davanti a un bar del quartiere di San Lorenzo, ad est della Città Eterna: il titolare del bar ha detto più volte di no e alla fine l’uomo ha dato di matto facendo pipì a due passi dal bar e bruciando alcuni cumuli di rifiuti che si trovavano nei pressi dell’attività.

A quel punto, sul posto, in via Tiburtina Antica, è arrivata di gran carriera una volante della polizia del vicino commissariato di San Lorenzo, chiamata in massa dal barista, dai residenti e cittadini, che stavano andando nel panico alla vista di quel che il 35enne stava creando, e lo hanno arrestato.

L’uomo era ancora sul posto e voleva venire alle vie di fatto invitando il barista ad uscire, e a quel punto, quando si è trovato davanti agli agenti li ha presi a pugni, cercando di scappare via.

Dopo una dura lotta senza esclusione di colpi con gli agenti, la forza pubblica è riuscita ad ammanettarlo e identificarlo in commissariato, con l’arresto convalidato per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale.

A seguito della colluttazione a mani nude i due agenti contusi sono stati refertati inoltre con 6 giorni di prognosi dopo gli accertamenti all’ospedale Sandro Pertini.

Le molestie erano diventate sempre più frequenti, come raccontato alla polizia dal barista, che già da qualche giorno era stato tartassato dall’indagato, e l’aggredito aveva raccontato di altri episodi di minacce e rifiuti bruciati davanti al suo bar.

Proprio oggi vi abbiamo raccontato di un altro episodio dove un cittadino somalo è stato arrestato quest’oggi, 1 agosto, per aver tentato di rapinare un uomo dello zaino che aveva con sè, brandendo una bottiglia rotta, a pochi passi dalla Stazione Termini di Roma.

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Precisiamo sempre ai nostri lettori che tutti gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e fino all’ultimo grado di giudizio, con le prove che eventualmente si formeranno nel corso del processo.