L’erba alta in parte secca invade tutta l’area del giardino del cimitero di Ostia Antica, avviluppando le lapidi e trasformando un luogo di pace in una selva abbandonata. E’la pessima situazione in cui versa, ormai da numerose settimane, il piccolo cimitero di via di Piana Bella a due passi dal castello di Giulio II. Ma che cosa sta succedendo in un’area che l’Ama, l’azienda municipalizzata di Roma Capitale, competente anche per la gestione e lo sfalcio del verde di altri dieci cimiteri nella cinta della Città metropolitana, trattava con l’adeguato riguardo?
La gestione del piccolo cimitero di Ostia Antica da parte della municipalizzata di Roma Capitale affonda nel degrado
Sui social fioccano le proteste contro la situazione di assoluto degrado in cui è precipitato il piccolo cimitero di Ostia Antica. Le immagini pubblicate a corredo delle lamentele sono eloquenti e mostrano sacchetti dell’immondizia e piante ormai secche che i frequentatori in visita alle tombe e ai loculi dei loro parenti sono costretti ad accatastare dove capita, perché da almeno due mesi la situazione di totale abbandono in cui versa il cimitero peggiora quotidianamente.
Allo stupore per il repentino peggioramento delle condizioni in cui è precipitata un’area, fino a non molto tempo fa curata con dedizione dagli addetti dell’Ama, si è sostituita la frustrazione e poi la rabbia dovuta anche al fatto che l’azienda si rifiuta di dare spiegazioni e, soprattutto, di intervenire per ridare dignità a un luogo sacro dedicato alla memoria di chi non c’è più. “Una situazione abominevole” commenta un utente di Facebook, mentre un’altra adombra il sospetto che il degrado abbia iniziato a farla da padrone da quando all’azienda municipalizzata di Roma Capitale sarebbe subentrata in subappalto un’altra ditta di cui non è comunque noto il nome.
Interpellata direttamente l’azienda si trincera dietro un no comment e chiede l’invio di specifiche email per essere messi nella lista delle persone cui fornire una risposta, ma se si compone il numero fisso 06/49236331 abbinato all’indirizzo del Cimitero di Ostia Antica su Google risponde una voce automatica che conferma il fatto che ad occuparsi dello stesso è ancora proprio l’Ama.
In effetti, spiega, sempre su Facebook una persona che frequenta il cimitero, è stata l’Ama a chiederle il versamento di un canone di 3400 euro per il rinnovo della concessione di un fornetto. Altri insorgono facendo un impietoso confronto con il cimitero di Prima Porta, da tempo al centro di numerose proteste a causa della situazione di totale abbandono in cui versa la manutenzione del secondo camposanto della Capitale, ma anche per i tempi lunghi che bisogna attendere per la cremazione dei defunti.