Trastevere: gestivano lo spaccio con un’App dedicata, arrestati dalla polizia

Un sofisticato sistema di gestione tramite App consentiva a due minorenni di organizzare un efficiente sistema di spaccio

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Immagine di repertorio

Avevano messo in piedi un ingegnoso sistema per gestire le attività di spaccio attraverso un’applicazione dedicata sui loro cellulari, con tanto di calendario degli appuntamenti, sconti merce e consegne di stupefacenti a domicilio. Due giovani quindicenni sono stati individuati e poi arrestati dagli agenti della polizia di Stato del XV distretto di ponte Milvio nella serata di martedì 19 luglio 2023.

Un sofisticato sistema di gestione tramite App consentiva a due minorenni di organizzare un efficiente sistema di spaccio

I due minorenni agivano sempre secondo lo stesso modus operandi incentrato su un sistema di messaggistica che permetteva di contattare i clienti in via virtuale, concordare gli appuntamenti per la consegna della merce e praticare eventuali sconti a seconda della quantità di stupefacente oggetto della trattativa o provvedere al recapito domiciliare della droga. Secondo quanto ricostruito dall’analisi dei cellulari il sistema di spaccio era così preciso da funzionare solo in orario pomeridiano e, rigorosamente, dalle ore 17.00 in poi.

Lo smercio non prevedeva la contrattazione di dosi di modica quantità, ma anche la vendita di tagli consistenti compresi tra i 50 e i 100 grammi ciascuna. Ordini gestiti con la massima precisione perché risultanti dai messaggi scritti scambiati con i diversi clienti.

La coppia di giovani spacciatori è stata fermata all’interno di Villa Sciarra, in viale delle Mura Gianicolensi, nel quartiere di Trastevere. I due si erano introdotti furtivamente all’interno del parco da un varco aperto nella rete di recinzione e, seduti su una panchina, attendevano l’arrivo dei clienti. Gli agenti sono entrati in azione mentre, in flagranza di reato, avveniva la cessione delle dosi a una terza persona. Il fermo dei due ragazzi non è stato facile perché hanno tentato la fuga e, una volta, raggiunti e bloccati hanno opposto ai poliziotti una notevole resistenza. Portati in commissariato i due sono stati trovati in possesso di oltre tre etti di haschisch e di 800 euro in contanti, frutto con tutta probabilità, degli affari conclusi in giornata.

Una volta effettuata la perquisizione i due sono stati arrestati per detenzione a fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale per le lesioni, con prognosi da tre a cinque giorni, subite da uno degli agenti durante la cattura. Per entrambi gli indagati, ovviamente, vale il principio di presunzione di innocenza sino all’eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.