Porto canale Fiumicino, richiesti interventi urgenti di dragaggio dei fondali: "Va resa nota la tipologia dei detriti e degli ostacoli rimossi, per capire responsabilità e fare prevenzione"
A Fiumicino è allarme navigabilità nel Porto canale e in particolare nel tratto terminale della Fossa Traianea dove i fondali sono troppo bassi. A lanciarlo è la flotta peschereccia ed i proprietari delle imbarcazioni a vela, che chiedono con urgenza che venga effettuato un dragaggio per scongiurare incagliamenti.
La sicurezza del Porto canale al centro di un allarme dei pescherecci e diportisti che chiedono la realizzazione di interventi risolutivi per il sistematico problema dell’insabbiamento con il fondale di nuovo troppo basso per garantire il passaggio dei natanti in sicurezza.
Per questo, dalle marinerie arriva in queste ore la richiesta all’Autorità portuale di una verifica urgente specialmente nel tratto terminale della Fossa Traianea, per consentire alle imbarcazioni che escono per la pesca e non solo, la totale sicurezza nella navigazione.
Dagli armatori la note di queste ore si sofferma non solo sul dragaggio della sabbia ma anche sulla rimozione degli ostacoli e detriti che si trovano sul fondale, dei quali poi andrà resa nota la tipologia.
“Un’operazione necessaria – spiegano i consiglieri di opposizione Ezio Di Genesio Pagliuca, capogruppo Pd, ed Erica Antonelli – per meglio comprendere come intervenire anche in termini di prevenzione”.
Sull’argomento prevenzione, l’assessore alla pesca del Comune di Fiumicino, Stefano Costa, è stato anche stimolato in queste ore a coinvolgere gli operatori del settore ittico ad una maggiore collaborazione nella pulizia della banchina. Troppo spesso i detriti lasciati dall’attività di pesca e le attrezzature utilizzate, con il calore emanano un cattivo odore che inevitabilmente si diffonde in tutto il Borgo Valadier, a discapito del passeggio dei turisti.
A breve dunque è auspicabile la partenza di un Tavolo di lavoro tra comune, capitaneria, autorità portuale e operatori del settore, prima che si verifichino altri incidenti come quello avvenuto ieri nel porto canale, dove l’albero maestro di una barca a vela ha urtato un’anta della passerella pedonale.
Intanto proprio ieri, il neo Direttore marittimo di Civitavecchia, Michele Castaldo, ha visitato la sede della Capitaneria di Porto di Roma, nella città di Fiumicino, per incontrare le realtà portuali e le Autorità del territorio oltre agli operatori portuali e dell’Adsp Ufficio di Fiumicino; ed un confronto che il Capitano ha tenuto a fare, è stato proprio con i rappresentanti del Cluster marittimo di Fiumicino e i rappresentanti della pesca professionale.
A seguire, con le forze di polizia del territorio ed il comando del «Centro tecnico rifornimenti dell’ aeronautica Col. Gaetano Fusco, il neo direttore ha avuto l’occasione per fare un punto sulle tutte le criticità delle categorie professionali strettamente legate al Porto.
In vista c’è l’avvio dei lavori per la nuova darsena servizi, un cantiere che è stato annunciato ieri dell’Autorità portuale. Con il sindaco Mario Baccini poi, sono stati già messi a fuoco gli ambiti in cui sarà necessaria una fitta collaborazione soprattutto per le nuove iniziative infrastrutturali in corso.
Ancora un incidente ieri nel porto canale, con un natante finito con l’albero maestro contro la passerella pedonale del ponte mobile, ha dato occasione di sottolineare il rischio sicurezza per pescherecci e altre imbarcazioni per il fondale basso.
L’episodio di ieri però, che ha creato non pochi problemi agli operai della società che si occupa dei movimenti della passerella, è più probabilmente da collegarsi ad un po’ di inesperienza dell’equipaggio dell’imbarcazione a vela che nelle prime ore della mattina si è scontrata con l’albero di oltre 10 metri contro la passerella in sollevamento.
In attesa che le manovre del “Ponte 2 giugno” si concludessero, per poter attraversare, l’imbarcazione aveva attraccato sulla banchina nord, ma ad un tratto la corrente l’ha spinta in prossimità della passerella al centro della Fossa Traianea, e qui nel tratto più critico del porto, sotto la lente dei pescatori proprio per la sicurezza, l’impatto è stato inevitabile.