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Bike box di Roma, le postazioni in parte installate non sono ancora entrate in funzione: ecco perché

Roma, sette hub Bike Box su 40 sono già stati installati ma non potranno ancora entrare in servizio: la denuncia social

Da agosto dello scorso anno, con l’installazione di poco più di 20 Bike Box alla Stazione Laurentina, dei restati oltre 400 posti salva-bici promessi da Roma Capitale con la delibera della Giunta Raggi che prevedeva l’installazione di 40 hub per le biciclette nelle stazioni di scambio, con altri 6 hub (oltre a Laurentina), che sarebbero dovuti partire in via sperimentale, non si è più saputo nulla.

A segnalarlo purtroppo a seguito di tre furti di bici, era stata qualche giorno fa, la musicista e scrittrice romana Giulia Anani’a che sul gruppo facebook “Salvaciclisti Roma” chiedeva lumi sulla vicenda, e il perché dei ritardi sull’attivazione di un servizio così utile nella Capotale.

Roma, sette hub Bike Box su 40 sono già stati installati ma non potranno ancora entrare in servizio: la denuncia social

L’estate romana entra nel vivo con sempre più l’esigenza di spostarsi con mezzi a impatto zero come la bicicletta, una comodità dove questo sia possibile tramite percorsi ciclabili e una viabilità integrata, che consenta di spostarsi con la due ruote anche sui mezzi pubblici ma anche con la certezza di lasciarli al sicuro nelle stazioni.

Un progetto complessivamente convincente che dalla delibera della Giunta Raggi nel 2020 aveva iniziato a prendere forma con hub sperimentali nelle stazioni, a cui poi non sarebbe più seguito alcun avanzamento.

Un’incognita sollevata anche da un’artista romana Giulia Anani’a al gruppo facebook “Salvaciclisti”, con uno sfogo arrivato dopo il terzo furto di fila della bicicletta: “A quanto pare – scriveva l’artista – la vita per i ciclisti e’ tutt’altro che semplice a Roma, nonostante le intenzioni delle amministrazioni che si sono succedute. Nel 2020 la delibera della Giunta Raggi che prevedeva l’installazione di 40 hub per le biciclette nelle stazioni di scambio, con 7 hub che sarebbero dovuti partire in via sperimentale nelle stazioni Laurentina, Arco di Travertino, San Paolo, Anagnina, Jonio, Ponte Mammolo, Magliana per un totale di 408 posti aveva lasciato ben sperare – prosegue -. Peccato che il tempo e’ passato, e in alcuni casi le bike box sono state anche installate, ma non sono mai entrate in funzione. Il problema? Il gestore di questi hub e’ Atac, ma nel contratto di servizio attualmente in proroga non e’ prevista questa clausola”.

Secondo quanto emerso una riunione tenutasi a metà giugno, la cittadinanza che si sposta in bici sarebbe invece vicina ad una svolta. Come rivelato da Odissea Quotidiana, tra qualche settimana e quindi auspicabilmente entro l’estate 2023, per l’affidamento ma soprattutto finalmente una reale gestione del servizio da parte di Atac, si dovrà attendere il nuovo contratto.
Da quel punto in poi, l’operatività sarà comunque ancora legata ad un attesa, e cioè quella del completamente dell’installazione di tutti e 40 gli hub finanziati con fondi del Programma Operativo Nazionale (PON) “Città Metropolitane” 2014–2020, che per la città di Roma aveva messo a disposizione un budget complessivo di 40,35 milioni di euro, per migliorare il livello della qualità della vita dei cittadini. Una qualità che passa anche attraverso questi servizi. Intanto sarebbero già nella sede prevista, ma non proprio pronti a partire per il semplice utilizzo dei cittadini, sette hub su 40.