Ha fruttato un milione di euro in oro, gioielli e orologi extra lusso l’ultima truffa messa a segno a Roma ai danni di anziani. Vittima una coppia di ottantenni residenti in un appartamento nel quartiere Villa Glori.
La truffa nel primo pomeriggio di ieri: la Polizia cerca due uomini
I due anziani, 83 anni lei e 85 anni lui, nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 3 luglio, hanno ricevuto la visita di un fantomatico impiegato delle Poste che si è presentato per ritirare beni per il figlio “indebitato”.
Al telefono poco prima la spiegazione: “E’ l’unico modo per tirarlo fuori dai guai. In alternativa rischia l’arresto“.
Si trattava di una messinscena, di una variante delle decine di truffe che ogni giorno vengono compiute nella capitale.
Il figlio del tutto estraneo ha poi spinto i genitori a denunciare la truffa nel vicino commissariato.
La Polizia ora cerca due uomini. Gli accertamenti sono partiti dalle telecamere puntate sulla zona a partire da via Luciani, dove la coppia – rimasta traumatizzata – vive.
Come difendersi. I consigli dei carabinieri
Che al centro di truffe di ogni genere siano soprattutto le persone “di una certa età” non deve stupire: spesso sole in casa, ben disposte anche verso chi non conoscono, attratte da false novità abilmente prospettate, si lasciano coinvolgere da proposte ed iniziative che definire rischiose non è esagerato, come ben sa chi di creativi e fantasiosi sfruttatori è stato vittima.
1. ATTENZIONE A…
Prima di tutto, allora, tenete presente che occasioni, iniziative, offerte, all’apparenza assai vantaggiose: non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. Il cui ideatore, una volta giunto a buon fine, si dissolverà nel nulla. Le truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono o anche per posta, non esclusa quella che viaggia su Internet. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi.
2. DIFFIDATE DELLE APPARENZE.
Apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, gli “amici” truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante. L’ideale per conquistare la vostra simpatia. E per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli.
Della vostra ingenuità approfitteranno ugualmente in strada, ostentando un’improbabile cortesia che consentirà loro di avvicinarvi quanto basta per farvi sparire il portafogli. O magari la pensione, appena usciti dalla banca o dalle poste.
3. NON APRITE QUELLA PORTA.
Cominciamo col dire che il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Controllate il visitatore dallo spioncino, e ricorrete comunque alla catenella se aprire vi appare necessario. Già, ma in quali casi è veramente necessario? Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell’INPS o dell’INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso.
4. MAI IN CONTANTI.
Tutt’altro discorso per i venditori porta a porta, che da esibire non hanno altro che il rivoluzionario e/o economicissimo elettrodomestico, la storica enciclopedia, o una serie di “ottimi prodotti alimentari”. Se proprio non siete disposti a rinunciarci, nessun pagamento in contanti: con un bollettino postale avrete conferma della società che vi ha offerto il prodotto e soprattutto la garanzia dell’avvenuto vostro acquisto presso di essa.
E se invece ad arrivare è il pacco ordinato dal familiare sempre in giro per il mondo? Se non riuscite a rintracciarlo, la miglior cosa è chiedere che il pacco venga lasciato sullo zerbino, nell’androne o, se lo avete, dal portiere. Certo, bisognerà firmare. Ma mai senza catenella alla porta.
5. IL TESSERINO NON BASTA.
Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante. Ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella bucadelle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. Alla porta c’è un rappresentante delle Forze dell’Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio. Chiamate senza esitazione il 112.
6. NESSUNA CONFIDENZA AL TELEFONO…
Operando in linea, i truffatori possono procedere indisturbati. Attenzione allora a qualsiasi inattesa opportunità vi venga proposta “per appuntamento”. E tenete presente che INPS, INAIL e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative.
7. …E NEMMENO SU INTERNET.
E se ad Internet, ormai, la Terza Età non può più rinunciare, altrettanto non deve fare a meno di alcune misure di sicurezza. Una password “complicata” (numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole), riservatezza dei dati, bancari ma non soltanto, un buon programma antivirus. Sempre ricordando che accattivanti occasioni per acquisti vanno sempre opportunamente controllate,e le e-mail che arrivano da sconosciuti non devono mai essere aperte.
8. ATTENTI A BAMBINI!
Il nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra “buoni” e “cattivi”. Ma non deve nemmeno accettare dolci o giocattoli per strada da estranei, pronti a “fare amicizia” con lui. Ma anche con voi. E le conseguenze potrebbero essere inattese.
9. NON FATEVI DISTRARRE.
E tanto quanto “fare amicizia” è facile distrarre una persona, anziana ma non soltanto: basta una spinta, all’apparenza involontaria; una moneta che cade in terra attirando lo sguardo; una battuta spiritosa mentre si maneggia del denaro. Per non parlare di ambienti affollati e confusione: gli spostamenti in autobus, la spesa al mercato, il cappuccino al bar sono circostanze ideali per ladri e ladruncoli.
10. UN BUON VICINATO.
Può essere fondamentale un buon rapporto di vicinato. Perché è proprio il vicino che salutate tutti i giorni, e con cui è sempre bene scambiare il numero di telefono, che potrà intervenire in vostro aiuto prima di chiunque altro.
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