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Anzio, entrano in una concessionaria d’auto e tentano di darle fuoco: caccia ai piromani

Scavalcando la recinzione della concessionaria, i piromani hanno appiccato il fuoco piazzando benzina e diavolina tra le auto esposte nel piazzale

Ad Anzio si sono vissuti momenti di grande paura quando ignoti malviventi hanno scavalcato la rete di recinzione che separava la via Nettunense dall’area dove si trovava una concessionaria d’auto e hanno tentato di darle fuoco.

Scavalcando la recinzione della concessionaria, i piromani hanno appiccato il fuoco piazzando benzina e diavolina tra le auto esposte nel piazzale

I fatti sono avvenuti nella serata di due giorni fa, domenica 2 luglio, quando i criminali in questione hanno cosparso di benzina il parcheggio dove erano esposte le auto della concessionaria e hanno appiccato il fuoco con l’obiettivo di devastarla e darla alle fiamme, utilizzando anche della diavolina messa a terra tra le varie vetture parcheggiate, per potenziare e far espandere più rapidamente la portata del rogo, di evidente matrice dolosa.

Ad un tratto però il piano dei piromani, ripresi dalle telecamere di videosorveglianza dell’autosalone, è andato storto perchè è scattato l’allarme dell’esercizio commerciale e i criminali sono fuggiti a gambe levate, senza poter completare l’opera ed evitare di essere catturati dalle forze dell’ordine arrivate poco dopo sul posto.

Come risultato  di questo principio d’incendio, al momento, dai primi risvolti investigativi, risulta che sia stata danneggiata soltanto una delle tante macchine presenti nell’autosalone e adesso il locale commissariato di polizia di Anzio sta usando tutti i mezzi a sua disposizione per approfondire i rilievi e trovare gli autori del gesto per assicurarli alla giustizia.

Negli ultimi tempi sempre nel territorio del comune di Anzio ci sono stati vari altri episodi simili, con una pizzeria alla quale ignoti hanno sempre cercato di dar fuoco con modalità analoghe, mentre a fine giugno sono stati dati alle fiamme i resti del locale la Bodeguita, da mesi sotto sequestro per le vicende collegate all’omicidio Muratovic, avvenuto nella zona della movida portodanzese.

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