Apertura

Santa Severa, Gianfranco Ricci muore dopo aver salvato madre e figlia che stavano annegando

L'uomo è morto dopo aver contribuito a mettere in salvo una madre e una bambina, che stavano affogando in mare, prima dell'arrivo dei bagnini

Con l’estate si moltiplicano in tutto il litorale romano e laziale i casi di persone che muoiono o rischiano di perdere la vita facendo il bagno in mare. In questo caso il 59enne Gianfranco Ricci, originario di Cerveteri è riuscito a salvare a Santa Severa una bambina e sua madre, che stava affogando in mare, ma è stato poi inghiottito fatalmente dalle acque.

L’uomo è morto dopo aver contribuito a mettere in salvo una madre e una bambina, che stavano affogando in mare, prima dell’arrivo dei bagnini

A nulla è purtroppo valso l’arrivo dell’elisoccorso, con Ricci che è morto poco dopo il suo arrivo al Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trasportato d’urgenza dal personale medico accorso sul posto, che lo aveva già trovato in gravissime condizioni dopo aver compiuto il suo doppio atto eroico in mare.

Ma andiamo con ordine: questa mattina, sabato Primo luglio, quando nel tratto di spiaggia dove si trova il locale Castello di Santa Severa, sempre gremito di bagnanti di tutte le età, una bimba ha rischiato grosso, proprio nel tratto d’arenile a due passi dal Castello: la piccola ha annaspato una volta al largo e si è inabissata rischiando di morire affogata e senza riuscire improvvisamente più a stare a galla e un primo tentativo di riportarla a riva è stato fallito da un uomo che si era accorto subito del grave pericolo e a sua volta è stato risucchiato dalle onde, riportando la peggio e venendo portato d’urgenza in ospedale con l’elisoccorso.

Ma Gianfranco Ricci a quel punto, avendo intuito che la ragazzina rischiava di andare definitivamente a fondo, è riuscito a mettere in salvo, portandole di peso in acque più sicure sia la bimba che la mamma, spinte dalla corrente al largo in un punto dove c’è divieto di balneazione.

In una scena drammatica, anche il figlio di Ricci, vedendo il papà in pericolo durante l’opera di salvataggio, ha cercado di andare in acqua anche lui per salvarli, ma è stato trattenuto a forza dai bagnanti presenti, che avevano capito il fatto che se lo avessero lasciato andare in mare, ci sarebbe stata per lui la morte certa.

In un trambusto ormai enorme, alla fine sono intervenuti anche i bagnini di salvataggio del vicino stabilimento balneare “L’Isola del pescatore”, che sono riusciti a nuotare nonostante la grande distanza e hanno completato l’opera di salvataggio, raggiungendo madre e figlia e salvandole dalla furia delle onde.

La madre è stata portata per accertamenti a Civitavecchia all’ospedale San Paolo, mentre la piccola, molto sotto shock così come la mamma, è stata portata al Bambin Gesù di Roma.

Nulla da fare invece per il 59enne bagnante-eroe originario di Roma, che per primo era intervenuto, incurante del pericolo, e ha perso la vita, nonostante la Capitaneria di Porto abbia fatto di tutto, insieme ai sommozzatori, per riuscire nell’impresa di mettere in salvo anche lui.

Ricci è stato portato a riva dopo diversi momenti durissimi, ma una volta in spiaggia, caricato l’uomo in elisoccorso, si era capito che le sue condizioni erano troppo gravi, e sfortunatamente quest’ultimo è spirato poco dopo il suo arrivo al Gemelli di Roma.

Prima di elitrasportarlo i medici di Croce Rossa e Asl avevano tentato di rianimarlo sul posto varie volte, ma non rispondeva alle cure e allora si è tentata la corsa contro il tempo portandolo al Policlinico capitolino, dove di fatto è giunto già morto.

Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato di altre due tragedie recenti, una avvenuta a Torvaianica, dove un uomo polacco di 50 anni è morto sempre durante un bagno mattutino in mare, cercando di salvarsi la vita legandosi ad una boa, dopo aver avuto un malore fatale che lo stava facendo affogare, mentre nell’altra un romano è deceduto durante un bagno con i parenti nella località sassarese di Capo Coda Cavallo, a San Teodoro, dove era andato in villeggiatura con la famiglia.

Sempre in questa giornata, sabato Primo luglio, in un’altra località marina del litorale laziale, a Cerveteri, c’è stato un’altro miracoloso salvataggio, con il barista di un chiosco che ha raggiunto con grande coraggio un ragazzo che stava annegando in mare, utilizzando la sua tavola da surf e mettendolo in salvo.

Se vuoi approfondire queste vicende, clicca sulle parole chiave colorate in arancione e leggi gli articoli collegati.

NEWS IN AGGIORNAMENTO