Pietralata e Ostia sono i due quartieri capitolini che saranno ufficialmente destinatari di milioni di fondi europei per il riammodernamento del tessuto urbano: ecco cosa verrà fatto nella cittadina lidense
Roma Capitale ha deciso di partire con un profondo riammodernamento del tessuto urbano della Città Eterna partendo dai quartieri di Ostia e Pietralata, destinando un totale di 70 milioni di euro di Fondi europei, 45 dei quali per un deciso restyling del lungomare della cittadina lidense e dell’ex colonia Vittorio Emanuele.
Del totale di 70 milioni di euro, previsti nel Piano Regionale Lazio FESR 2021-2027 per le Strategie territoriali, 25 andranno a Pietralata e i restanti 45 ad Ostia, come stabilito in data odierna, mercoledì 28 giugno, dalla Giunta Capitolina, che ha accolto positivamente la proposta dell’Assessorato all’Urbanistica, con apposita delibera per i due contesti urbani.
Per approfondire l’utilizzo che verrà fatto dei 25 milioni destinati a Pietralata per la realizzazione di un polo per l’innovazione tecnologica, a integrazione e completamento dell’intervento realizzato dalla fondazione Rome Technopole, clicca sulle parole chiave colorate in arancione poste poco sopra questo articolo e leggi l’articolo precedente.
Per quanto riguarda Ostia, i 45 milioni saranno destinati a rifare una parte del lungomare lidense e l’ex Colonia Vittorio Emanuele.
Come nel caso di Pietralata e di altri quartieri che man mano saranno interessati, gli obiettivi sono comuni.
Per Ostia, si vuole favorire e stimolare il rilancio, la tutela e la valorizzazione del mare di Roma come asset strategico per l’intera città.
Si punta, nello specifico, sullo sviluppo di iniziative turistico-ricreative, sulla ricucitura del tessuto socioeconomico cittadino e sul rafforzamento della coesione territoriale.
La proposta prevede la rigenerazione integrata della fascia del litorale tramite lo sviluppo turismo sostenibile e promozione dell’offerta culturale, la rigenerazione urbana, con il riuso delle aree degradate, la rifunzionalizzazione di edifici pubblici dismessi e la riqualificazione degli spazi urbani, il contrasto al cambiamento climatico, la salvaguardia della biodiversità, attraverso la valorizzazione e ricostituzione dell’ecosistema dunale, il rafforzamento della mobilità urbana sostenibile e l’inclusione sociale, attraverso percorsi e pratiche innovative di contrasto all’emarginazione e al disagio sociale.
Le azioni previste sono tese, quindi, allo sviluppo dell’intero territorio di Ostia: alle attività più strettamente legate alla vocazione turistica, ricreativa e sportiva con nuove funzioni ricettive, di ristorazione e pubblici esercizi ad esse collegate, si aggiungono servizi pubblici, spazi aperti e di aggregazione e la riorganizzazione della rete della mobilità locale.
Tra i principali interventi: la riqualificazione del Lungomare Duca Degli Abruzzi, Toscanelli e Piazza Ravennati, di Piazza Lorenzo Gasparri e della ex Colonia marina Vittorio Emanuele III.
Anche per Piazza Gasparri, a Ostia Ponente, è prevista una completa rigenerazione e rifunzionalizzazione. Il piazzale, che comprende al suo interno il parco principale di questo quadrante, quello intitolato a Willy Ferrero, uno spazio con area giochi e la statua in memoria di Pier Paolo Pasolini, versa ad oggi in uno stato di completo abbandono e degrad.
Quasi tutti i locali del piano terra, di proprietà comunale, si presentano con le saracinesche abbassate, segnale della totale mancanza di interesse sociale ed economico.
La strategia prevede la sua trasformazione in una Piazza delle Arti e dei Mestieri con una prima fase dedicata al recupero dei locali e una seconda fase dedicata all’individuazione e assegnazione degli stessi, con bando di gara per la concessione triennale a canone calmierato, per la realizzazione di attività di artigianato artistico e tradizionale, attività creative, progetti di carattere sociale e ambientale attività legate alla comunicazione, all’uso delle nuove tecnologie e all’economia circolare.
Nella fattispecie, il finanziamento previsto è di 550mila euro.
La volontà di realizzare il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ambiente lidense coinvolgerà anche l’ex Colonia marina Vittorio Emanuele, con trasformazione di una parte dell’immobile, oggi in stato di abbandono e degrado, in un Campus/Hotel, una sorta di ostello della gioventù 2.0 di nuova generazione.
Il Campus Hotel non sarà solo un nuovo luogo adibito all’accoglienza, ma anche spazio di intrattenimento e cultura e stimolo all’occupazione giovanile: i suoi spazi, infatti, potranno essere affidati alla gestione di giovani under35, protagonisti della riattivazione e dello sviluppo economico del proprio territorio e attori della nuova occupazione giovanile.
In particolare, è previsto il completo recupero di una porzione di fabbricato di circa 1695 metri quadri, dei quali 630 metri quadri, al piano primo con ridisegno complessivo degli spazi interni, la riqualificazione delle facciate, la messa in sicurezza e la sostituzione degli impianti, al fine di garantire la realizzazione di ambienti sicuri, con una migliore efficienza energetica e di utilizzo flessibile.
Oltretutto, l’area antistante attualmente utilizzata come parcheggio pubblico sarà trasformata in una piazza urbana pavimentata e alberata e sarà realizzato un nuovo parcheggio interrato.
La nuova piazza, che avrà come quinte architettoniche l’edificio delle ex Colonie marine, recuperato e rifunzionalizzato, e il Teatro del Lido, consentirà di dotare la zona di uno spazio pubblico di relazione con una molteplicità di funzioni sociali, turistiche e culturali, che diventi punto di riferimento della comunità e della legalità, fornendo al contempo una dotazione di parcheggi funzionali ai residenti e ai turisti.
Il finanziamento previsto è, nel dettaglio, di 4,5 milioni di euro per la ex Colonia e di 7 milioni di euro per la nuova piazza.
l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, riguardo a queste iniziative di rigenerazione del tessuto cittadino ha affermato: “Nel progettare queste strategie territoriali abbiamo perseguito un chiaro obiettivo, ossia quello di rafforzare l’identità e individuare nuovi assi di sviluppo per alcuni territori della nostra città. Per Ostia, dopo l’adozione del Piano di Utilizzazione degli Arenili prosegue il lavoro di valorizzazione delle enormi potenzialità di questo territorio con un investimento importante che permette di potenziare sia la vocazione turistica del mare di Roma e sia gli aspetti legati alla rigenerazione urbana e allo sviluppo sociale, aggregativo ed economico dell’intero quadrante. A Pietralata con questo investimento completiamo la ridefinizione dello SDO introducendo due polarità, il nuovo stadio della AS Roma e il Rome Technopole, e consolidiamo la sua vocazione legata alla ricerca universitaria e scientifica e all’intrattenimento sportivo”.
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