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Guardia Costiera, parte l’operazione “Mare sicuro” ma le spiagge libere di Ostia sono senza salvamento

L’operazione “Mare sicuro” della Guardia Costiera parte nel silenzio di quanto sta accadendo sulle spiagge libere urbane del Lido

Anche sulle spiagge libere del Lazio parte l’operazione “Mare Sicuro” della Guardia Costiera ma la situazione in cui versano le spiagge libere urbane di Ostia Lido è ferma al palo.  I marinai di salvataggio restano una chimera nel silenzio del X Municipio. Un silenzio che caratterizza anche il comportamento della stessa Capitaneria di Porto che, se da un lato annuncia tutte le misure adottate per la tutela di bagnanti, diportisti e, più in generale fruitori del mare laziale, dall’altro, nulla dice riguardo lo stato di pericolosità dei tratti di arenile libero del Lido e neppure assume sanzioni utili a censurare la totale inerzia degli uffici di Roma Capitale.

L’operazione “Mare sicuro” della Guardia Costiera parte nel silenzio di quanto sta accadendo sulle spiagge libere urbane del Lido

L’operazione “Mare Sicuro” annunciata dalla Guardia Costiera regionale comprende, al suo interno, anche le spiagge libere urbane del Litorale romano poiché riguarda 361 chilometri di coste che si estendono dal comune di Montalto di Castro fino a Minturno, in provincia di Latina. Fa, pertanto, specie constatare che il massiccio piano di interventi predisposto dalla Capitaneria di Porto non prenda minimamente in considerazione i gravi incidenti che si sono verificati nelle scorse settimane sulla spiaggia libera prospiciente l’ex colonia marina sul Lungomare Paolo Toscanelli dove ben due bagnanti, in due diverse occasioni, hanno rischiato di annegare proprio a causa della mancanza di un servizio di sorveglianza a mare. Un ragazzino e un uomo adulto, forse di origini egiziane, che sono stati salvati dal provvidenziale intervento dei bagnini privati in forza a un’area in concessione confinante.

Per l’operazione “Mare Sicuro” la Guardia Costiera mobiliterà 45 mezzi navali che saranno dislocati nei porti e negli approdi della costa laziale di competenza sotto il coordinamento operativo del 3° Centro di soccorso marittimo di Civitavecchia nel cui ambito rientrano anche Roma-Fiumicino e Gaeta per un totale di 250 donne e uomini incaricati di vigilare le spiagge e i tratti di mare assegnati.

Controlli serrati non solo sulle imbarcazioni in mare aperto ma anche interventi per rimuovere le occupazioni abusive delle spiagge libere

La task force della Capitaneria assicurerà servizi di sorveglianza e sicurezza per una vacanza tranquilla a favore dei villeggianti e dei turisti del mare, ma anche attività ispettive per un corretto utilizzo della fascia costiera come quella di contrasto alle imbarcazioni che non rispettano l’obbligo di navigare con i motori accesi nelle zone interdette o che non osservano il divieto di ormeggio sotto costa. Lo scorso anno furono, tra l’altro, restituiti alla fruizione dei bagnanti 6 chilometri quadrati di spiagge libere illecitamente occupate. Sarà interessante verificare se, in queste occupazioni abusive, rientreranno i numerosi senza tetto accampati sulle spiagge libere urbane di Ostia oltretutto prive di servizio di salvataggio a mare.

La Guardia Costiera promuoverà campagne di comunicazione a favore di un “approccio consapevole con il mare” incentrato sulla massima prudenza e il rispetto delle regole.

I diportisti potranno, invece contare, come nelle scorse stagioni, sulla possibilità di conseguire il cosiddettoBollino blu”, una sorta di certificazione di conformità alle norme che impedirà, a una stessa imbarcazione qualificata, di essere sottoposta a duplicazioni di controlli. Sette giorni su sette è sempre attivo il numero unico di emergenza “112” e quello specifico per le situazioni di pericolo a mare attraverso il numero gratuito “1530” che consente l’intervento immediato del più vicino ufficio della Guardia Costiera.