Non ce l’ha fatta Alessandro Castellaccio, il 40enne pestato a calci in faccia nel tardo pomeriggio di domenica 18 giugno fuori da un bar del centro storico di Tivoli dove aveva invitato una comitiva di romeni ad abbassare i toni e il volume della musica.
Il 40enne aveva invitato un gruppo di romeni fuori da un bar ad abbassare toni e musica
Ne era scoppiata una lite con un cliente, Castellaccio aveva sferrato un primo pugno ma per tutta risposta è scattato il pestaggio di gruppo. Calci e pugni diretti al viso sferrati anche quando era a terra da tre o quattro uomini. Un feroce pestaggio che aveva provocato alla vittima dei devastanti ematomi cerebrali. (leggi qui)
Dall’ospedale Evangelista di Tivoli il 40enne era stato subito trasferito al policlinico Umberto I dove, dopo giorni, ha smesso di lottare.
La procura di Tivoli ora ha aperto un fascicolo per omicidio. Per dare un nome agli autori del pestaggio i carabinieri stanno lavorando da giorni.
Nella lista degli indagati c’è solo un 43enne romeno, residente come la vittima vicino al bar dove è scoppiata la lite, in via Codro Benedetti. Dopo l’identificazione è stato denunciato per lesioni gravissime. L’uomo, un operaio incensurato, però, non ha voluto rivelare i nomi di chi ha partecipato al pestaggio ora trasformatosi in omicidio.
Il saluto degli amici
“Ciao Ale…mi dispiace Ale, mi dispiace un casino perchĂ© non doveva andare così per niente…Nessuno dovrebbe morire per mano di altri e nessuno dovrebbe morire in questo modo. Non lo meritavi per il tuo cuore buono pazzo ma buono…Adesso vola tra gli angeli“, il saluto di un amico.
“Niente e nessuno potrĂ riportarti indietro – scrive addolorato un altro amico della vittima – senza di te tutti si sentiranno soli ci mancherĂ per sempre i tuoi sorrisi la tua generositĂ , la tua assenza sarĂ dura da sopportare per tutte le persone che ti hanno conosciuto, sei volato in cielo e l unica cosa che possiamo fare e continuare a viverti portandoti nel cuore dei nostri ricordi ..R.I.P. amico mio“.