L'erosione sul litorale romano colpisce ancora: interdetto un tratto di mare già all'inizio della stagione balneare. Attesa per i lavori della Regione
Da stamattina, sabato 24 giugno, la Capitaneria di Porto di Roma ha chiuso al transito, alla pesca, alla immersione e balneazione entro i 20 metri dalla linea di costa del V-Lounge, stabilimento al civico 62 del lungomare Amerigo Vespucci.
Un pesante fenomeno erosivo ha interessato parte delle strutture in legno ubicate sulla costa ponendo a serio rischio la stabilità della terrazza.
L’erosione sul litorale romano colpisce ancora e lo fa già a partire dall’inizio della stagione balneare proprio in una delle più belle struttura del lungomare Amerigo Vespucci, il V-Lounge, considerato a tutti gli effetti uno degli stabilimenti preferiti dai Vip, tanto bello quanto fragile, per il suo posizionamento che lo vede particolarmente esposto come altri stabilimenti alle mareggiate.
Stamattina, dopo il sopralluogo effettuato dalla Capitaneria di Porto di Roma, la decisione è stata quella di interdire il tratto di litorale demaniale e di mare antistante la struttura. Fino fino a revoca espressa e conseguente al ripristino delle condizioni di sicurezza, questo significherà il rispetto di alcuni divieti, con sanzioni previste in caso contrario.
Per tutti, tranne naturalmente le unità di soccorso ed ai mezzi impegnati nelle attività di messa in sicurezza, ripristino e manutenzione, è imposto il divieto di transito e stazionamento, sia lungo il litorale che lungo la battigia per una profondità lato terra di 20 metri. La stessa distanza minima che dovrà essere rispettata anche da chi volesse fare il bagno in quello specchio di mare.
Considerato pericoloso e quindi vietato, è poi soprattutto il transito al di sotto della terrazza realizzata sulle palificazioni infisse sulla spiaggia, e nel tratto di mare antistante, ad una distanza inferiore a metri 50 dalla costa.
Per i natanti da diporto e per uso professionale, sarà anche vietato navigare, ancorare e sostare nello stesso tratto, così come è stata interdetta anche la possibilità di effettuare attività di immersione con qualunque tecnica, e svolgere attività di pesca di qualunque natura.
Le misura adottata a partire da oggi nel tratto di mare antistante le strutture in legno coinvolte dal fenomeno erosivo, è riportata in un’ordinanza che oltre alle misure urgenti a tutela della pubblica incolumità ed alla salvaguardia della sicurezza della navigazione, e della balneazione, ha evidenziato anche le specifiche riguardanti la certificazione dell’agibilità della terrazza in materiale ligneo.
Proprio la terrazza eretta su palificazioni infisse sulla spiaggia, che rappresenta una delle caratteristiche peraltro di questo stabilimento, da sempre frequentato dai vip romani, soprattutto calciatori e attori, ma anche dall’attuale Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, frequentatore dello stabilimento già dal 2021.
Anche di recente la struttura ha fatto parlare di sé per le presenze di vip internazionali, e in particolare in occasione di un party dove si è verificato un siparietto non voluto con il super attore Ralph Fiennes, straordinario interprete del film “Il paziente inglese”, solo per citare uno dei più noti.
L’attore si sarebbe “imbucato” senza saperlo in una festa privata al V-Lounge, non riconosciuto all’istante è stato poi inquadrato dal direttore del locale Fabio Sabatini, che naturalmente a quel punto, ha fatto gli onori di casa.
Purtroppo, nessun effetto riflesso ha avuto anche l’azione “salvataggio” degli stabilimenti balneari più esposti all’erosione a Ostia, tra “Nuova Pineta” e “Venezia” in seguito all’ intervento della Regione Lazio e il rilascio di sabbia costato ben 400mila euro. I lavori sarebbero dovuti proseguire anche in zona “V-Lounge” ma l’esordio della stagione balneare ha fermato le draghe.
Della messa in sicurezza di quel tratto di costa se ne parlerà ormai a stagione balneare chiusa. La Regione Lazio ha istituito un tavolo tecnico specifico condotto con la consulenza dell’Università Roma Tre per un piano di difesa di tutta La costa ma la situazione richiede quanto prima un intervento tampone.