Arresti domiciliari per Matteo Di Pietro, il giovane youtuber indagato per omicidio stradale e lesioni e che era alla guida del suv Lamborghini coinvolto nell’incidente in cui giovedì 15 giugno scorso è morto Manuel, il bimbo di 5 anni che si trovava con la mamma e la sorellina di 4 anni bordo della Smart quattro porte travolta dalla supercar.
Arresti domiciliari per il giovane youtuber che era alla guida del Lamborghini Urus che la scorsa settimana ha travolto l’utilitaria uccidendo un bimbo di 5 anni
Lo youtuber 20enne Matteo Di Pietro, indagato per l’omicidio stradale di Manuel Proietti, è agli arresti domiciliari. Ad eseguire la misura cautelare sono state le forze dell’ordine. Il giovane, mercoledì scorso era alla guida del Suv che ha impattato contro la Smart ForFour a Casal Palocco.
A eseguire le misure cautelari disposte dal giudice per le indagini preliminari su richiesta del pubblico ministero, sono stati i Carabinieri e la polizia di Roma Capitale in capo alla quale grava l’inchiesta relativa alla ricostruzione della dinamica dell’incidente. A ormai quasi dieci giorni dal terribile impatto il procedimento giudiziario aperto a carico del giovane che si trovava alla guida della supercar avanza con una certa celerità.
Va ricordato che l’applicazione di una misura che limita la libertà personale come quella degli arresti domiciliari eseguiti nei confronti del giovane Matteo Di Pietro viene disposta dal magistrato quando vi è il rischio di fuga dell’indagato, ovvero quello che egli possa reiterare lo stesso reato. Nei giorni scorsi erano circolate voci secondo cui i protagonisti del terribile impatto in cui ha perso la vita il piccolo Manuel Proietti fossero andati all’estero per evitare le pressioni e le minacce ricevute sui social a causa delle modalità con cui era avvenuto il sinistro e in particolare l’elevata velocità del Lamboghini Urus in una zona residenziale dove il limite è di 30 chilometri orari.
L’ulteriore scintilla che ha fatto esplodere in tutto il Paese l’ondata di indignazione per quanto accaduto è stato anche il fatto che i giovani a bordo del Suv stavano filmando con i propri cellulari le fasi conclusive di una “challenge”, una sfida in cui erano rimasti a bordo dell’auto per 50 ore consecutive senza mai scendere. Gli Youtuber facevano, infatti parte del canale social TheBorderline salito alla ribalta per i cospicui guadagni generati dall’elevatissimo flusso di visualizzazioni su un account YouTube che conta 600mila follower.
E proprio le violente reazioni sui social nei confronti dei quattro ragazzi che erano a bordo della Lamborghini hanno contribuito a far girare indiscrezioni secondo cu alcuni di loro, incluso il conducente, si trovavano già all’estero per evitare le pressioni e le parole spesso durissime pronunciate nei loro confronti. Il pericolo di fuga o, quanto meno, quello di un possibile allontanamento volontario di Di Pietro dalla sua residenza deve aver fatto breccia sull’atteggiamento di attesa sinora mantenuto dalla magistratura. Di qui la decisione di mettere il giovane agli arresti domiciliari.
Le indagini proseguono a ritmo serrato, intanto la famiglia ha celebrato in forma riservatissima i funerali di Manuel e domenica ci sarà una fiaccolata a Casal Palocco, quartiere dell’incidente
Mentre le indagini degli inquirenti procedono, tra l’altro, con il vaglio delle telecamere presenti su un bus che si trovava sui via di Macchia Saponara al momento del terribile impatto e la ricerca di possibili testimoni che consentano di verificare l’esatta dinamica dell’incidente non si spegne l’ondata dei commenti espressi anche da chi ha preso le difese degli Youtuber. L’account di TheBorderline è stato chiuso sia per volontà delle famiglie dei giovani coinvolti, sia per la decisione, seppur tardiva, assunta dal motore di ricerca specializzato nella pubblicazione dei video on line ma il contatore degli iscritti continua a salire e le video sfide a suo tempo pubblicate dal gruppo a essere diffuse su Internet.
Mercoledì scorso, 21 giugno 2023 si sono intanto svolti, in forma riservatissima i funerali del piccolo Manuel e domenica prossima, 25 giugno si terrà alle ore 19.00 una fiaccolata in sua memoria. Il Consorzio di Casal Palocco che ha seguito la vicenda sin dall’inizio ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie. La processione che ha ricevuto l’approvazione della famiglia partirà dal piazzale antistante il British International School in via di Macchia Saponara 245, la scuola presso cui Manuel frequentava l’asilo, e dove la mamma era andata a prenderlo quel maledetto pomeriggio. L’itinerario si inoltrerà verso Largo Theodor Herzl, di fronte alla Scuola media Omero proseguendo per via Ipponatte sino alla chiesa di San Timoteo nei pressi del centro commerciale Le Terrazze.