L’Associazione Ostia Imprese e Professioni chiama a raccolta le categorie contro il degrado che sta anche provocando cali di fatturato nelle attività d’impresa
Mentre il generale degrado avanza, nel silenzio e nella totale inerzia dell’amministrazione del X Municipio e degli uffici di Roma Capitale, i commercianti e i professionisti del Lido si mobilitano per invertire le sorti di una guerra che sta anche creando danni economici. “Ostia Imprese e Professioni”, la libera associazione sorta nel 2022 per promuovere iniziative che consentano di avviare un percorso virtuoso di recupero dell’identità della cittadina, chiama a raccolta tutte le persone interessate a contrastare condizioni di sfacelo e di abbandono giunta a livelli intollerabili.
L’associazione “Ostia imprese e professioni” nata per rilanciare il Lido di Roma e valorizzarne le potenzialità culturali ed economiche ha condensato negli stessi colori del logo un vero e proprio manifesto programmatico: il rosso per il sole, il verde per la Pineta di Castel Fusano e l’azzurro per il mare. Quel mare dalle acque cristalline su cui si affaccia una cittadina in ginocchio. L’Associazione lancia il grido d’allarme e chiama a raccolta tutti coloro che vogliano farsi promotori di una campagna di riscatto del Lido di Roma iniziando da un happening che si terrà domani, 23 giugno 2023, alle ore 13.15 presso il bar Sisto. I capitoli da affrontare sono tantissimi, sugellati da un fronte di combattimento di fronte al quale si posizionano spiagge libere in stato di totale abbandono, ma anche scene di un’incuria quotidiana che in passato non aveva mai raggiunto i livelli attuali.
“Questa situazione è ormai intollerabile, nell’incontro di domani stabiliremo la strategia da seguire per un cambio di tendenza – dice Giorgio Gastaldi, presidente di Ostia Imprese e Professioni che vanta centinaia di iscritti – ed è un decadimento che ci sta costando caro. Anche dal punto di vista economico. La cartina al tornasole è nel calo costante e generale di fatturato delle attività commerciali attive sul Lido. Stiamo perdendo la fascia medio alta che prima frequentava Ostia, inclusi personaggi molto noti. Una situazione che sto personalmente toccando con mano, in particolare, in una delle due attività che gestisco in città. Il negozio storico “Gioielli del mare”, 80 anni di attività di famiglia da quattro generazioni, con creazioni di corallo e madre perla molto richieste da un certo tipo di clientela essendo, di fatto, delle vere e proprie creazioni artistiche”.
“Ostia Imprese e Professioni”, nata anche per rispondere a esigenze di categoria poco ascoltate da Ascom Confcommercio di cui Gastaldi è stato Vice Presidente, punta a stimolare diversi canali di rilancio, non ultimo quello culturale, avendo già patrocinato concerti di altissimo livello e presentazioni di libri capaci di attirare vaste fasce di pubblico, come la raccolta di lettere inviate quotidianamente da Giulio Andreotti alla moglie Livia, e a cui hanno preso parte i figli dello statista, Stefano e Serena.
Ma i capitoli da affrontare per battere il generale degrado avranno bisogno di risposte efficaci innanzitutto sotto il profilo amministrativo. Un primo capitolo, è il “Lungomare degli sbandati” l’ormai capillare diffusione degli accampamenti notturni dei senza tetto nelle spiagge libere urbane come la “spiaggia verde” ex Faber Beach, ma anche di fronte all’ufficio tecnico dell’ex colonia marina sul Lungomare Paolo Toscanelli e sul lato destro della foce del Canale dei Pescatori.
Nell lista delle misure più urgenti c’è poi il problema della sistemazione di piazza Sirio e Viale Mediterraneo, dove da tempo sono parcheggiate le roulottes dei senza fissa dimora. Non solo degrado umano e sociale ma anche trascuratezza e sciatteria nella gestione del verde della cittadina con ampi tratti di marciapiede, pressoché impraticabili, invasi da cespugli ed erbacce e aiuole coperte da piante infestanti in settori cosparsi di erba secca a causa di impianti di irrigazione guasti e ormai inservibili.
Giornate e nottate da incubo popolate da venditori ambulanti abusivi che ormai la fanno da padrone nel Centro Storico di Ostia e, tema ormai noto e ancor più allarmante, la ormai cronica mancanza di marinai di salvataggio nelle spiagge libere urbane, teatro, di recente e proprio per l’assenza di controlli, dell’annegamento di bagnanti salvati in extremis dalla prontezza di rifessi dei bagnini presenti negli stabilimenti in concessione situati nelle adiacenze degli arenili liberi.
“Di fronte a tutto ciò – conclude Giorgio Gastaldi – ci proponiamo, nell’incontro di domani, di raccogliere proposte da presentare alle amministrazioni interessate in collaborazione con tutte le altre realtà associative presenti sul Lido”.
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