Istanza degli ambientalisti per acquisire i filmati delle video camere e individuare l’auto da cui è stato lanciato il cane
Un gesto tanto atroce quanto privo di qualsiasi sensibilità non poteva passare inosservato. Il cane morto giovedì scorso 15 giugno sulla via Pontina dopo essere stato lanciato dal finestrino di un’auto in corsa è al centro di una denuncia presentata dall’associazione animalista di volontariato “Zampe che danno una mano”.
Il caso del cane meticcio deceduto all’altezza del chilometro 98 della via Pontina, nei pressi di Borgo Piave, dopo essere stato lanciato da un’auto in corsa torna sotto i riflettori della cronaca in seguito alla denuncia presentata dall’associazione “Zampe Che Danno Una Mano” che si è, inoltre rivolta all’Anas per l’acquisizione dei filmati delle videocamere presenti in quel tratto di strada.
L’episodio venne segnalato nel primo pomeriggio di giovedì 15 giugno 2023 da un ragazzo che transitava in direzione di Latina alla responsabile della delegazione locale dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali, sezione di Latina e Provincia). Il ragazzo aveva riferito di aver visto lanciare dal finestrino di un’auto grigia munita di portapacchi un cagnolino, forse un cucciolo di piccole dimensioni. Sul posto si era immediatamente recata la responsabile dell’Oipa Anna Maria Renda che ebbe non poche difficoltà a trovare il cane, un meticcio di circa cinque anni e cinque chili di peso, ancora caldo ma ucciso dall’impatto contro il fossato laterale della strada in cui era finito. L’Associazione sollecitò chiunque avesse informazioni riguardo l’auto da cui il cane venne lanciato a fornirle dietro assoluta garanzia di anonimato.
Nessuno e tanto meno il personale e i viaggiatori presenti nell’autogrill di una stazione di servizio vicina al punto in cui si era verificato l’episodio aveva notato quanto accaduto.
Di oggi, lunedì 19 giugno 2023, la notizia della richiesta rivolta ad Anas dall’associazione “Zampe Che Danno una mano” di fornire le riprese delle telecamere di sorveglianza presenti in zona. “E’ un gesto inqualificabile, vigliacco e incommentabile che deve essere punito. Le riprese – dice Giada Bernardi, il legale che ha presentato l’istanza – potrebbero consentirci di risalire al responsabile del gesto commesso da persone senza scrupoli e socialmente pericolose. Presenteremo anche una denuncia contro ignoti per i reati di abbandono, maltrattamento e uccisione di animale. E’ora si smetterla con gli abusi perpetrati in danno di chi non ha voce. Chi colpisce un animale indifeso potrebbe, in futuro, compiere gesti crudeli anche nei confronti di un essere umano”.
Il reato di uccisione di animali è contemplato dall’articolo 544-bis del codice penale che punisce con la reclusione da 4 mesi a 2 anni “chiunque, per crudeltà o senza necessità” cagiona la morte dello stesso.
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