Detenuto taglia la gola a un agente della Penitenziaria: 18 punti di sutura

La gola tagliata con un punteruolo: l'agente di polizia della Penitenziaria in servizio nel carcere di Frosinone soccorso in ambulanza

Un detenuto di nazionalità americana ha aggredito un assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria tagliandogli la gola per venti centimetri. E’ accaduto nel pomeriggio di oggi, venerdì 9 giugno, nel carcere di Frosinone. Per l’agente sono stati necessari 18 punti di sutura.

La gola tagliata con un punteruolo: l’agente di polizia della Penitenziaria in servizio nel carcere di Frosinone soccorso in ambulanza

L’assistente capo coordinatore è stato portato in ospedale in ambulanza, per suturare la ferita alla gola: sono stati necessari 18 punti di sutura. Le sue condizioni fortunatamente non sono state giudicate gravi. L’agente ha avuto la prontezza di fare un piccolo scatto all’indietro che gli ha evitato il taglio della carotide.

La carenza di personale di polizia penitenziaria nel carcere di Frosinone è attualmente di circa 80 unità – spiega il sindacalista Massimo Costantino, segretario generale della Fns Cisl Lazio – mentre a livello regionale ne mancano circa 700. Nei 14 istituti penitenziari del Lazio si contano 714 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare. La carenza di personale sommata al sovraffollamento crea un carico di lavoro maggiore nelle sezioni, aggravato dalla presenza di malati psichiatrici“.

Il fenomeno delle aggressioni è sempre più dilagante, il rispetto delle regole, garantire la legalità, innesca in certi detenuti facinorosi il pretesto per aggredire gli agenti, perché purtroppo hanno la consapevolezza che lo Stato sta dimostrando tutta la sua debolezza permettendo che gli agenti siano le vittime sacrificali – aggiunge Costantino – Con l’occasione esprimiamo solidarietà al collega e gli auguriamo una pronta guarigione”.

Per la Fns Cisl Lazio occorrono urgenti e radicali interventi perché iil personale è stremato.

Il detenuto americano, secondo le prime indiscrezioni, aveva già creato problemi in altri istituti carcerari italiani.

I precedenti

Il 17 maggio un detenuto somalo, ha malmenato e gravemente ferito, all’interno della sezione 3 di Regina Coeli, tre agenti della penitenziaria. Ancora più grave l’episodio nel nuovo complesso di Civitavecchia dove il 22 maggio due reclusi hano esploso delle bombolette di gas accesse per farle esplodere e creare disordini all’interno della sezione.