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Anzio, varate le misure anti movida per la stagione balneare

Un’ordinanza commissariale specifica divieti e sanzioni per contrastare la movida in città

Musiche ad alto volume e schiamazzi fino a tarda notte. Il comune di Anzio corre ai ripari e vara un’ordinanza commissariale contro la movida nei locali pubblici della città. Nel provvedimento varato oggi dall’amministrazione locale vengono previste diverse misure restrittive a partire dall’obbligo di chiusura per tutti gli esercizi commerciali che somministrino cibo e bevande al pubblico entro le due del mattino.

L’ordinanza commissariale pubblicata oggi dal Comune di Anzio, resterà in vigore fino al prossimo sabato 30 settembre 2023, data ufficiale di chiusura della stagione balneare. La decisione di varare le misure di rispetto dell’ordine e della quiete pubblica è stata presa dall’amministrazione dopo una serie di controlli.

Un’ordinanza commissariale specifica divieti e sanzioni per contrastare la movida in città

L’ordinanza commissariale pubblicata oggi dal Comune di Anzio, resterà in vigore fino al prossimo sabato 30 settembre 2023, data ufficiale di chiusura della stagione balneare. La decisione di varare le misure di rispetto dell’ordine e della quiete pubblica è stata presa dall’amministrazione dopo una serie di controlli.

Dai rilievi effettuati dalla polizia locale è stato, infatti, constatato che nelle ultime settimane caratterizzate da un flusso crescente di turisti e di residenti in affitto o nelle seconde case al mare, si sono intensificati i fenomeni di disturbo.  I locali della movida di Anzio pullulano di giovani sin dalle prime ore del pomeriggio. Si bevono drink di vario genere, dagli spritz alla birra sino a quelli ad alto tasso alcoolico con il risultato che le persone che abitano nei pressi vengono disturbate sino a notte fonda, per non parlare di quando gli assembramenti si trasformano in risse vere e proprie come è di recente accaduto in un’altra località del litorale a nord di Roma.

Oltre all’obbligo di chiusura entro le 2.00 di notte per tutti i ristoranti, bar, pub, chioschi di kebab e cibo etnico, pasticcerie, paninoteche, gelaterie ma anche associazioni e circoli privati che vendano alimenti e bibite l’ordinanza commissariale sancisce il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche tutti i giorni dalle ore 22.00 alle 6.00 del mattino successivo.

Di conseguenza il consumo all’aperto al tavolo dello stesso tipo di bevande sarà consentito, fino alla chiusura obbligatoria delle due di notte, ma a condizione che i drink siano serviti in materiale non frangibile e riciclabile. Quest’ultima misura non si applica a ristoranti che si attrezzino con un servizio di controllo ai tavoli per impedire l’abbandono e la rottura di bottiglie e bicchieri di vetro.

Al bando anche la diffusione della musica all’esterno e all’interno dei locali a partire dalla mezzanotte in tutti i giorni della settimana. Oltre quell’orario sarà consentita solo l’emissione di brani di sottofondo che non si devono sentire all’esterno del locale e che, in ogni caso, non siano percepibili all’interno degli edifici attigui. Naturalmente, stabilisce l’ordinanza, la compatibilità acustica delle emissioni deve essere certificata da un tecnico competente.

Tutte le misure e i divieti contemplati dall’ordinanza commissariale dovranno essere segnalati con un cartello di avviso da parte dei gestori delle attività interessate. La violazione delle misure previste dal provvedimento comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa compresa tra 25 e 500 euro a parte le ulteriori misure contemplate dall’art. 650 del codice penale per disturbo alla quiete pubblica e dall’art. 659 del per gli schiamazzi notturni. In caso di recidiva i locali incorsi in precedenti provvedimenti da parte delle autorità rischiano la chiusura per un periodo compreso tra 3 e 5 giorni a seconda della gravità dei casi.

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