Civitavecchia, più tasse per finanziare le nuove opere del porto

Aumentare le tasse sulle merci sbarcate e imbarcate nel porto per completare alcune opere: questa la decisione presa dal Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale 

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Civitavecchia: saranno aumentate le tasse allo scopo di finanziare le nuove opere per il porto. Questa, in estrema sintesi, la decisione del Comitato di Gestione dell’AdSP – Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale – che, unanimemente, ha deciso di incrementare l’aliquota della sovrattassa sulle merci che vengono imbarcate e sbarcate all’interno del porto di Civitavecchia.

Aumentare le tasse sulle merci sbarcate e imbarcate nel porto per completare alcune opere: questa la decisione presa dal Comitato di gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale

Come detto, tutto questo avverrà per provvedere al finanziamento del prolungamento dell’antemurale.

Nella fattispecie, si tratta di una delle decisioni stabilite al termine della riunione di ieri, lunedì 5 giugno, dal Comitato dell’autorità presieduta da Pino Musolino.

In questo meeting, oltre al Presidente dell’AdSP e al Segretario Generale Paolo Risso, hanno presenziato il membro designato dalla Regione Lazio, l’architetto Roberto Fiorelli, quello intervenuto per conto di Città Metropolitana di Roma Capitale, Pino Lotto e il delegato del comune di Civitavecchia, l’Architetto Emiliano Scotti, insieme airappresentanti delle Capitanerie di Porto di Gaeta e Civitavecchia.

Musolino ha spiegato in questo modo la decisione presa per intervenire con i lavori sull’antemurale: “Si tratta di un’opera che ha una grande valenza infrastrutturale per lo scalo del porto, molto utile anche per la sicurezza della navigazione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda si pone il Direttore Marittimo del Lazio, il Contrammiraglio Filippo Marini: “Questo intervento darà un grande beneficio alla sicurezza della navigazione, sia per quel tratto di canale che per la darsena servizi”.

Si tratta di un’opera finanzata con fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza del costo che è aumentato, dai circa 60milioni previsti in origine, con il costo totale che è lievitato poi a 69 fino agli attuale 106 per l’aumento generale delle materie prime.

L’Autorità di Sistema Portuale coprirà i restanti 45 milionitramite un ulteriore aumento del mutuo BEI – Banca Europea degli Investimenti.

Inoltre, per fronteggiare gli oneri finanziari dell’operazione si è reso necessario aumentare l’aliquota della sovrattassa per  0,724 euro a tonnellata.

Proseguendo, tra le varie delibere approvate, c’è quella relativa all’inserimento dell’area ex Privilege nel piano di configurazione della zona commerciale e di quella settentrionale del porto.

Musolino al riguardo afferma: “Non commetteremo lo stesso errore per tre volte, dato che, dopo essere riusciti a recuperare un’area di pregio del porto, che dal punto di vista della destinazione d’uso non è mai stata utilizzata per la cantieristica navale, cosa che tuttavia sarebbe stata logica, dato che dista diverse centinaia di metri dall’acqua”.

Musolino evidenza la necessità di ricevere nuove proposte d’uso di quest’area: “Abbiamo invitato gli stakeholder – investitori – a inviarci proposte per scegliere il miglior utilizzo di quell’area, mentre troveremo posto anche per la naturale funzione di cantieristica, che oltretutto – precisa Musolino – è prevista dal Piano Regolatore Portuale, alla Mattonara”