I sacerdoti, però, disertano l'appuntamento. La risposta della santona di Trevignano al vescovo
Il vescovo sconsiglia i raduni di Trevignano, la presunta santona risponde con una nuova apparizione della Vergine. Per Gisella Cardia ieri, 3 giugno, come il 3 di ogni mese, la Madonna sarebbe riapparsa al suo cospetto per inviarle un nuovo messaggio da diffondere ai fedeli. Un messaggio, se possibile, più apocalittico del solito.
“La tribolazione sarà sempre più dura – il messaggio della Madonna secondo la veggente – Questo è il tempo della preghiera. La strada che porta a Gesù è difficile ma riuscirete a superare tutte le insidie più feroci. Io sarò sempre con voi, non temete. Tante saranno le grazie che scenderanno su di voi”.
Il raduno, però, si è svolto con una novità: non c’erano sacerdoti a benedire (così come consigliato dal vescovo). E meno fedeli ad affollare le sedute della piana.
La veggente, che si sente vittima di un attacco mediatico, stavolta non parla a braccio, legge uno scritto per evitare che si travisi. Il suo discorso sembra una risposta diretta al vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, che due giorni prima – in attesa del giudizio della commissione di esperti da lui nominata – ha sconsigliato ai fedeli la partecipazione agli eventi di Trevignano o di tipologia analoga. (“Non si organizzino incontri pubblici, siano essi di preghiera e/o di catechesi, che diano l’impressione o la certezza che la Chiesa abbia autenticato i fatti di Trevignano“). (leggi qui)
Il fatto che il Vescovo abbia sconsigliato ai fedeli la partecipazione “non significa” – secondo la presunta veggente – “che i fedeli siano obbligati a non partecipare“, chi partecipa “all’incontro di preghiera non vìola nessuna norma, è un consiglio” – dice ancora – “basti pensare che le stesse indicazioni, allo stesso modo, furono pronunciate per gli avvenimenti di Medjugorje sia da parte del primo Vescovo che degli altri Vescovi dell’ex Jugoslavia, che sconsigliavano non solo ai fedeli di partecipare, ma persino ai sacerdoti di organizzare pellegrinaggi“.
Indicazioni – rimarca la Cardia – rimaste vigenti per 38 anni. “Per tutti questi anni, sia i fedeli che i sacerdoti, si sono recati in quel luogo a pregare, perché sapevano di non vìolare nessuna norma. Sono nel 2019 Papa Francesco ha autorizzato i pellegrinaggi“.