Apertura

Il Campidoglio “si pente”: la spiaggia di Capocotta (per ora) può restare aperta

Dopo il sit-in di nudisti e gestori dei chioschi, in Campidoglio l’amministrazione comunale fa dietro-front e chiede di continuare a fornire i servizi

Il Campidoglio ci ripensa e blocca la chiusura dei chioschi di Capocotta. Nell’amministrazione comunale ci si è resi conto che chiudere i chioschi (leggi qui) sarebbe significato interrompere tutta una serie di servizi assicurati su quei due km di spiaggia libera distesa lungo la Litoranea e si è deciso di soprassedere alla decisione. Almeno per ora.

Dopo il sit-in di nudisti e gestori dei chioschi, in Campidoglio l’amministrazione comunale fa dietro-front e chiede di continuare a fornire i servizi

Da ieri, mercoledì 24 maggio, i cinque chioschi di Capocotta sono tornati operativi. Dopo il sit-in tenutosi martedì scorso in Campidoglio (leggi qui), l’amministrazione comunale ha autorizzato (per ora solo informalmente) il proseguimento dei servizi. A Palazzo Senatorio, evidentemente, ci si è accorti solo dopo che chiudere i chioschi avrebbe significato non solo interrompere il servizio di ristorazione ma anche quelli più importanti del salvamento, della pulizia degli arenili e della custodia delle dune di macchia mediterranea.

Va sottolineato che l’autorizzazione a proseguire le attività è solo verbale (arrivata nel corso di una riunione con alcuni consiglieri comunali) e che, dettata da ragioni di ordine pubblico, sarà concessa solo in attesa del lancio di un bando pubblico per l’assegnazione delle gestioni, scadute dal 2008 e prorogate fino ad oggi.

La protesta di martedì 23 maggio in Campidoglio

Si è tenuto l’atteso incontro tra i gestori di Capocotta e l’amministrazione capitolina, rappresentata, quest’ultima, dal vice capo di gabinetto e da un consigliere comunale – è la nota diffusa dal legale che tutela il Consorzio Capocotta costituito tra i gestori dei cinque chioschi – Abbiamo anzitutto appreso con soddisfazione  che l’amministrazione si è resa conto della necessità di continuare a garantire senza soluzione di continuità tutti i servizi collegati alla balneazione e di protezione ambientale propri dell’area di Capocotta. Le chiusure paventate nei giorni scorsi, pertanto, non rappresentano più l’obiettivo del comune. Secondo quanto anticipato dai rappresentanti comunali, entro metà giugno verrà pubblicato il nuovo bando di gara – che gli attuali gestori invocano da almeno 10 anni – che consentirà l’affidamento provvisorio dei servizi fino all’aggiudicazione. Nel frattempo, l’amministrazione ha chiesto ai gestori di collaborare affinché i servizi relativi alla sicurezza balneare e ambientale vengano garantiti”.

I gestori, quindi, hanno dato la propria disponibilità per far fronte alle necessità di Capocotta, confidando che quanto promesso dagli organi comunali venga mantenuto nei tempi dichiarati, non essendo disponibili a permanere nei lotti a suo tempo assegnati senza le necessarie garanzie amministrative” conclude la nota diffusa dal consorzio.

A Capocotta si trova la prima spiaggia per naturisti istituzionalmente istituita da un’amministrazione pubblica (leggi qui) ed è meta non solo di appassionati della tintarella integrale ma anche di gourmet raffinati, trovandovisi uno dei ristoranti più apprezzati del litorale romano (leggi qui).