Roma, detenuto tenta la fuga durante la lettura della sentenza in tribunale: 2 poliziotti contusi

Il detenuto ha cercato di aprirsi una via di fuga con la violenza mentre era all'interno della Città giudiziaria capitolina, attaccando gli agenti che lo piantonavano

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Botte da orbi tra tre ragazze minorenni in un liceo di Roma. Foto di repertorio.

Roma: in questo periodo non accenna a placarsi l’emergenza nelle carceri capitoline, con un nuovo episodio che ha visto un detenuto tentare di fuggire durante la lettura della sentenza nel tribunale di Piazzale Clodio.

Il detenuto ha cercato di aprirsi una via di fuga con la violenza mentre era all’interno della Città giudiziaria capitolina, attaccando gli agenti che lo piantonavano

Nella fattispecie si tratta di un cittadino straniero del quale non è stata rivelata l’identità, che ad un certo punto ha tentato il tutto per tutto per aprirsi una via di fuga con la violenza mentre era all’interno del tribunale stesso, attaccando il personale della polizia penitenziaria presente sul posto.

I fatti si sono svolti nella mattinata di ieri, martedì 23 maggio, quando il detenuto, proveniente direttamente dal carcere di Regina Coeli per presenziare all’udienza che lo riguardava, d’un tratto ha iniziato a picchiare, spintonare e sputare addosso agli agenti che lo piantonavano e tenevano d’occhio, per poi fuggire, senza riuscirci, ma ferendo gli operanti, che hanno riportato alcune contusioni nel tafferuglio che ne è scaturito per bloccarlo.

In particolare questo è solo l’ultimo episodio che vede protagonisti i detenuti delle carceri romane, da tempo sovraffollate e con numerosi prigionieri affetti da gravi problematiche psichiatriche, che li rendono vere e proprie “bombe ad orologeria” pronte ad esplodere aggredendo il personale delle carceri, con numerose segnalazioni fatte dai sindacati competenti sulla gravità della situazione.

In particolare, a Regina Coeli, vi abbiamo raccontato recentemente di come un altro detenuto, somalo, abbia malmenato e gravemente ferito, all’interno della sezione 3 della stessa casa circondariale, tre agenti della penitenziaria.

Il prigioniero africano, si è avventato con rabbia contro i tre malcapitati agenti ed il coordinatore del reparto solo dopo aver chiamato i rinforzi è riuscito ad immobilizzarlo e a riportare la calma nel carcere trasteverino.

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