Roma, tecnica rivoluzionaria salva paziente giudicato non operabile per tumore al pancreas

Una tecnica utilizzata per la prima volta in Italia in un ospedale capitolino ha permesso di asportare un tumore al pancreas in stato molto avanzato, salvando un paziente giudicato inoperabile

furto ospedale san camillo

Roma: questa storia per una volta vuole raccontare di come, presso l’ospedale San Camillo, nella Capitale, un paziente giudicato dai più grandi luminari spacciato, inoperabile, sia stato salvato dall’equipe medica che lo ha operato per un tumore al pancreas in un miracoloso intervento utilizzando una tecnica innovativa.

Una tecnica utilizzata per la prima volta in Italia in un ospedale capitolino ha permesso di asportare un tumore al pancreas in stato molto avanzato, salvando un paziente giudicato inoperabile

L’intervento avvenuto lo scorso 11 maggio ha permesso al paziente di guarire, tramite l’asportazione di un tumore estesissimo al pancreas, trattato dal pool di medici capitolini con la tecnica all’avanguardia della radioterapia attiva, riducendo la massa tumorale fino a poter permetterne l’asportazione chirurgica, in un intervento che farà scuola rivoluzionando dunque l’approccio a questo tipo di malattie oncologiche.

L’innovativa metodologia è stata usata per la prima volta in Italia nel trattamento di questo tipo di tumore delicatissimo e che era giunto a uno stadio molto avanzato.

Nel dettaglio, si è trattato di attuare per l’appunto un’installazione interna al paziente di Onocosil, un dispositivo che irradia microparticelle marcate con Fosforo 32 in grado di attaccare massicciamente la massa tumorale e ridurne rapidamente e drasticamente le dimensioni, dando grande lustro al San Camillo, polo sanitario tra i primi a livello europeo per quanto riguarda la ricerca e l’uso della tecnologia per usi sanitari.

L’intervento si è svolto in endoscopia, con la procedura della brachiterapia: si tratta di una procedura medica eseguita con uno strumento chiamato endoscopio. Quest’ultimo viene inserito all’interno del corpo per rilevare le eventuali alterazioni anatomiche a carico degli organi cavi e, talvolta, per guidare alcuni tipi di intervento chirurgico.

Il macchinario che emette le radiazioni benefiche è inserito direttamente all’interno del corpo del paziente, agendo in maniera efficace e profonda ed è stato utilizzato a seguito di lunghi test e ricerche fatte in Italia coinvolgendo altri grandi poli ospedalieri comprendenti anche il policlinico Agostino Gemelli di Roma, l’Istituto Tumori di Milano e l’Istituto del Pancreas di Verona.