Tenuta di Castelporziano, ripartono le visite dedicate alle persone con disabilità

Al via le visite al Castello e ai luoghi di interesse storico e naturalistico della Tenuta Presidenziale di Castelporziano: il progetto di inclusione di Roma Capitale per anziani e disabili 

Con oggi, riprendono le iniziative a carattere sociale nella Tenuta presidenziale di Castelporziano. Grazie alla collaborazione con Roma Capitale, fortemente voluta dal Presidente Mattarella, questo straordinario luogo della storia diventerà fruibile a tante persone anziane, fragili e con disabilità che potranno recarsi in visita accompagnate da una guida.

Al via le visite al Castello e ai luoghi di interesse storico e naturalistico della Tenuta Presidenziale di Castelporziano: il progetto di inclusione di Roma Capitale per anziani e disabili

L’area del Castello della tenuta presidenziale di Castelporziano e i tanti aspetti storicoculturali e naturalistici, si mettono in mostra grazie ad una serie di iniziative volute dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale.

Una possibilità data soprattutto alle persone in tutela e amministrazione di sostegno al Sindaco e gli anziani che potranno visitare la Tenuta insieme al personale del Segretariato Generale per conoscere l’area del Castello ed altri angoli di straordinario valore storico e naturalistico.

Già in questo ore sono stati attivati i primi accesi di alcune persone in tutela e amministrazione di sostegno al Sindaco e gli anziani della Casa Nino di via Kenya grazie ad un Protocollo di intesa che regola i rapporti tra il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica e Roma Capitale approvato dalla Giunta capitolina, e che consentono l’accesso alla residenza Presidenziale.

La storia della tenuta che un tempo inglobava Capocotta

La tenuta di Castelporziano è assieme al palazzo del Quirinale a Roma e a villa Rosebery a Napoli una della tre residente del Presidente della Repubblica, ed è situata all’interno del Municipio Roma X di Roma Capitale ad una distanza di circa 25 chilometri dal centro della Capitale.

Ha un’estensione di circa 59 kmq, dunque quasi 5900 ettari, che comprende anche le storiche tenute di caccia come Trafusa, Trafusina, Riserve Nuove e Capocotta.

Deve il suo nome a un fundus procilianus, forse con riferimento a una Gens Procilia; nota fin dal V secolo d.C. come possedimento della Basilica di S. Croce in Gerusalemme, mentre nel X secolo d.C. passa in dotazione ai monaci di S. Saba, e proprio questi ultimi vi eressero le prime fortificazioni e la detennero fino al 1561, quando parte dei loro beni fu ceduta all’Arcispedale di S. Spirito, e parte ai Naro.

Nel 1586 la tenuta, estesa per quasi 4.000 ettari, fu ceduta dall’Arcispedale alla famiglia fiorentina dei Del Nero, che ne ebbero il titolo di baroni di Porcigliano; successivamente, dopo un breve passaggio nel 1825 alla famiglia Grazioli, fu acquistata nel 1872 dal ministro delle Finanze del Regno d’Italia Quintino Sella come luogo di rappresentanza, riserva di caccia e azienda agricola del Re.