Ostia: ha avuto paura di morire di una morte orribile Luisa, il nome di fantasia dell’infermiera di Fiumicino che qualche giorno fa il 3 maggio, alle prime ore del mattino si è ritrovata prigioniera nell’abitacolo della sua Ford Ka+, mentre veniva schiacciata da un tir all’angolo di Via delle Fiamme Gialle.
Solo oggi ripresa dallo shock di quel momento ha deciso di raccontare i fatti, affinché qualche testimone o lo stesso responsabile dell’incidente si faccia avanti. Il conducente dell’autoarticolato non si è nemmeno fermato a soccorrerla ed oggi Luisa vuole la ragione di tanta indifferenza inaccettabile.
Ostia, le taglia la strada e le schiaccia l’auto con il tir senza prestare soccorso. La conducente: “Oltre al danno e le contusioni, ho sentito il dolore per l’indifferenza della gente e di quel camionista pirata della strada”
La donna si è ritrovata stretta tra il rimorchio di un tir e un marciapiede, in una mattina come tante in cui prima di prendere servizio come infermiera a Fiumicino, si stava recando al Grassi di Ostia per un prelievo di sangue.
Era partita di casa con tranquillità intorno alle 7,00 convinta di riuscire ad eseguire il controllo e proseguire per il posto di lavoro nei tempi previsti, quando qualcosa di terribile ed inaspettato le è accaduto.
Ferma allo stop dell’incrocio tra piazza A. Alessio e Via delle Fiamme Gialle con la sua Ford Ka+, stava per ripartire e svoltare alla sua destra, quando un autoarticolato con rimorchio che stava alla sua sinistra al centro dell’incrocio, senza segnalare la svolta a destra le ha letteralmente tagliato la strada, costringendola a fermarsi di botto.
La donna aveva pensato di farlo passare e poi proseguire dietro al mezzo, quando si è accorta che il rimorchio del tir si stava stringendo in curva e aveva iniziato a schiacciarle la macchina sul suo lato.
Il panico è sopraggiunto perché in quei secondi infiniti, il mezzo lunghissimo le stava spingendo la macchina sempre più verso il marciapiede con il rischio di comprimerla fino a farle esplodere il parabrezza. A Luisa, immobilizzata dal terrore, non è rimasto altro da fare che cercare di spostarsi sul sedile alla sua destra, mentre si rannicchiava e copriva il volto per proteggersi dall’eventuale scoppio del vetro anteriore.
L’esplosione del vetro non è fortunatamente avvenuta e quando il tir è passato, l’auto liberata da quella morsa, ha fatto un balzo e si è rimessa sulla strada. Quando Luisa si è ripresa ha chiamato il 112 e la Polizia locale di Ostia è subito arrivata per tirarla fuori dal veicolo e soccorrerla.
L’adrenalina e lo shock del momento che non le faceva sentire nulla l’ha fatta rinunciare al pronto soccorso, ma oggi i dolori di quella compressione sono arrivati e la macchina è rimasta danneggiata e inutilizzabile finché il meccanico non la renderà di nuovo sicura per poter affrontare i suoi spostamenti quotidiani.
Da diversi giorni la donna non fa che rivivere quel momento, un’esperienza che non dimenticherà tanto facilmente segnata anche dal dolore dell’indifferenza della gente: “C’erano delle persone a quell’ora intorno a me nel traffico, che hanno assistito ai fatti senza nemmeno avvicinarsi quando tutto è finito per chiedermi come stavo, vedendomi rannicchiata e terrorizzata in macchina. Ma il comportamento più vergognoso lo ha avuto quel camionista incapace, che non si è fermato né per capire come stavo né cosa aveva combinato con quella sua manovra assurda. Alle persone che hanno visto quel tir blu acceso danneggiarmi la macchina, chiedo di aiutarmi a segnalarlo alla Polizia Locale del X Gruppo Mare, perché nella paura di quel momento non sono nemmeno riuscita a vedere la sua targa” – ha concluso la donna.
L’incidente è avvenuto il 3 maggio scorso tra le 8,00 e le 8,15, all’angolo tra Piazza A. Alessio e Via delle Fiamme Gialle. L’auto danneggiata è una Ford Ka+ nera, mentre l’autoarticolato era di colore blu acceso.