Roma, bar del tribunale “pizzicato” a non fare lo scontrino: il cassiere, scoperto, ride

L'abitudine malsana di non fare lo scontrino è stata scoperta anche nel bar all'interno di un tempio della legalità come il tribunale capitolino di viale Giulio Cesare

Code davanti agli uffici del Tribunale Civile di Roma

Anche in quello che dovrebbe essere considerato un luogo esempio di legalità, ovvero il tribunale civile di viale Giulio Cesare, c’è la malsana abitudine (nonchè inadempienza fiscale) di non fare scontrini ai clienti.

L’abitudine malsana di non fare lo scontrino è stata scoperta anche nel bar all’interno di un tempio della legalità come il tribunale capitolino di viale Giulio Cesare

Oltretutto non sarebbe il primo caso di questo tipo, dato che anche a marzo scorso, prima di questa vicenda, era stato scoperto che c’era l’identica pessima usanza al bar di un ufficio dell’Agenzia delle Entrate, quello in zona Torrino dell’Agenzia Roma 6.

Lo segnala il tg satirico “Striscia la notizia”. Nel  servizio andato in onda in tv ieri, 2 maggio, identica processione di clienti, con l’inviato Jimmy Ghione che vede ad uno ad uno i clienti andare e venire dal bar senza scontrino in mano, poi va alla cassa e bonariamente ma seriamente rimprovera il dipendente alla cassa dicendo “Dopo quel che è successo proprio in tribunale ci dimentichiamo di fare gli scontrini?”.

A quel punto il barista, colto in fallo, ride a crepapelle, imbarazzato, a favor di telecamera, mentre all’Agenzia delle Entrate, a marzo, per lo stesso motivo e dopo rimbrotti dell’inviato al cassiere, c’era stata addirittura una violenta presa di posizione del titolare che aveva spintonato e minacciato Ghione.

Sta di fatto che la pessima abitudine di non fare lo scontrino è diffusa troppo spesso a Roma e in varie parti d’Italia.

Al contrario, a fine estate, lo scorso agosto, vi avevamo raccontato di un caso opposto, ovvero una situazione dove lo scontrino era stato regolarmente emesso ma l’importo da saldare era colossale, e a quel punto i clienti del Singita di Fregene hanno protestato rendendo pubblico il conto da 753 euro, un vero salasso a loro dire sproporzionato. Comunque giustificato dal concessionario in relazione alla quantità dei consumi fatti dagli avventori.

Un gruppo di 21 persone è rimasta stravolta dopo aver terminato il proprio aperitivo al tramonto in spiaggia e ha subito contattato un’associazione di tutela dei consumatori per denunciare uno scontrino a loro dire a dir poco eccessivo.

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