Ponza, una perla nel Tirreno chiusa per rischio frane

Il 97% della costa dell'arcipelago pontino è a rischio frana e dunque inaccessibile

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Si prevede un estate di divieti a Ponza a causa del rischio idrogeologico. Il 97% della costa dell’arcipelago pontino è a rischio frana e dunque inaccessibile. L’amministrazione comunale sta lavorando per la riapertura della suggestiva spiaggia di Chiaia di Luna, off limits da 22 anni.

Il 97% della costa dell’arcipelago pontino è a rischio frana e dunque inaccessibile

Ponza è la più grande isola dell’arcipelago delle Isole Ponziane, del quale fanno parte anche le isole di Palmarola, Gavi, Zannone, Ventotene e Santo Stefano.

Una perla del Mar Tirreno, celebre per le sue meravigliose spiagge e per gli scorci indimenticabili che attraggono ogni anno migliaia di turisti. Tanti i vip che ormai da anni sempre più spesso fanno rotta verso l’isola, a bordo di lussuosi yacht.

Se però si scende dalla barca, fare un bagno diventa una vera e propria impresa. Il pericolo crolli è troppo alto e molte spiagge sono chiuse per il rischio frane. Entrando nello specifico il 97% della costa è a rischio frana e dunque inaccessibile.

Gli unici tratti di spiaggia liberi sono parte di Frontone, delle piscine naturali, di Cala Feola, quelli della zona portuale e di Palmarola e quest’anno inoltre riaprirà anche Cala Gaetano.

Il Comune, per l’avvio della stagione balneare ormai imminente, sta cercando una soluzione con la Regione Lazio per allentare i vincoli e arrivare a una nuova mappatura del rischio idrogeologico, con l’obiettivo di ridurre la zona rossa.

L’amministrazione sta poi provando a trovare una soluzione per la messa in sicurezza e la riapertura della suggestiva spiaggia di Chiaia di Luna, chiusa da 22 anni. Nel 2001 il cedimento della costa causò la morte della ventiseienne Alessandra Pioli, in vacanza sull’isola.

Più cara l’estate sulle Isole Pontine: a Ponza e Ventotene aumenta la tassa di sbarco

Intanto se sulle isole pontine diminuiscono le spiagge dove fare il bagno aumenta però la tassa di sbarco. I turisti che questa estate si imbarcheranno su un traghetto diretto a Ponza o a Ventotene pagheranno un euro in più. Non ci sarà modo di evitare la tassa perché si pagherà insieme al biglietto del traghetto o di qualsiasi altra imbarcazione abilitata al trasporto delle persone. (Leggi qui)