Roma: la Primavera della Roma vince la Coppa Italia e la dedica ad Agostino Di Bartolomei. La visita alla tomba dell’ex Capitano della Roma è avvenuta oggi, a poche ore dal trionfo degli atleti allo Stadio Arechi, dove hanno vinto per 2-1 il match decisivo contro la Fiorentina.
I ragazzi della Primavera della Roma stravincono a Salerno e portano il trofeo davanti alla tomba dell’ex capitano giallorosso Agostino Di Bartolomei
I ragazzi della Primavera della Roma stravincono a Salerno la Coppa Italia nella finale contro la Fiorentina. Dopo quell’istantanea che li ha visti sollevare l’ambito trofeo calcistico ieri, stamattina tutti insieme i giocatori si sono recati a Castellabate, per una visita che ha riempito il cuore dei tifosi dell’AS Roma di tutte le età, l’omaggio della Coppa alla tomba dell’ex capitano giallorosso Agostino Di Bartolomei.
Prima di tornare a casa, tutta la squadra giallorossa si è recata al Cimitero guidata come in campo da Federico Guidi, che ha portato il gruppo alla vittoria grazie ai gol di Misitano e Keramitsis.
Nella visita di stamattina tutto l’affetto di questi giovani calciatori, che hanno voluto ricordare il campione scomparso il 30 maggio del 1994, togliendosi la vita a San Marco, la frazione di Castellabate dove viveva. Quella tragico gesto, spiegato in un biglietto lasciato dal calciatore, all’epoca venne ricollegato alla sua carriera calcistica sofferta, ma lasciò aperti tanti interrogativi nel dolore dei familiari e dei tifosi, per quella frase: “Mi sento chiuso in un buco”.
Dai primi calci al pallone nel suo quartiere (Tor Marancia), alla carriera che lo ha visto indossare le maglie della sua squadra cittadina, del Cesena, del Milan e della Salernitana oltre all’U21 della Nazionale, il calciatore è sempre stato un punto di riferimento di un calcio corretto, un valore che anche dopo l’addio alla pratica agonistica, con la fondazione a Castellabate di una scuola calcio, voleva proseguire ad infondere ai ragazzi, nella sua visione del mondo del pallone, pulito, e rispettoso delle regole e dell’etica del gioco.
Dopo i funerali, l’ex Capitano venne sepolto nel cimitero della cittadina, e proprio lì stamattina, i ragazzi della Primavera sono andati a mostrargli il loro successo, in un autentico spirito di emulazione del suo straordinario talento che ci ha lasciato, descritto come: “Un calcio romantico fatto di cuore, polmoni e grinta da vendere. Quella di un capitano vero, un leader silenzioso e schivo”.
Il Club ha raccontato con semplicità il gesto, che non ha quasi bisogno di spiegazioni: “Abbiamo portato la Coppa da Agostino”. E il figlio del grande campione, Luca, ha risposto con un ringraziamento commosso: “La decisione della Roma e dei ragazzi della Primavera che ieri hanno vinto la Coppa Italia di portare il trofeo al cimitero di papà è di una dolcezza unica”.