Inizia la stagione balneare e Roma non può contare sulle rive di Castelporziano, ovvero di quella che per decenni è stata presa a modello come spiaggia libera attrezzata più estesa d’Europa. Da lunedì 1° maggio gli stabilimenti balneari aprono le porte ai bagnanti in perfetta efficienza ma “I Cancelli”, come chiamano i romani la spiaggia libera comunale di Castelporziano, resteranno off limits.
Amarissimo inizio di stagione su quella che una volta era la spiaggia libera attrezzata più estesa d’Europa. A rischio anche il servizio di salvamento
La spiaggia libera, in quanto tale, sarà aperta al pubblico come lo è tutto l’anno. Il punto è che a oggi, a cinque giorni dall’avvio della stagione balneare 2023, non è stato ancora affidato il servizio di salvamento, i punti ristoro restano inattivi per effetto del sequestro disposto in autunno dalla magistratura (leggi qui) e i bagni pubblici sono transennati.
Apertura dei chioschi in alto mare
I chioschi, com’è noto, sono stati sequestrati per la responsabilità del Campidoglio (e del X Municipio) che dal 2001 non ha rinnovato la concessione con l’Agenzia del Demanio (leggi qui), non pagando il canone dovuto, e quindi non poteva sub-delegare pezzi di spiaggia ai gestori dei chioschi. Con gravissimo ritardo presso il Comune di Roma è stato istituito un tavolo tecnico che a oggi non ha portato a nulla. I chioschi restano chiusi e, come segnala anche qualche gestore, “quand’anche dovessero sistemare l’aspetto burocratico in tempi rapidi, avremo problemi a far partire i servizi perché il nostro personale lavora altrove e bisognerà reperire nuovi dipendenti”.
Servizi igienici transennati
Chi nel Ponte della Liberazione ha cercato di andare in spiaggia, ha trovato i cancelli d’accesso quasi tutti incatenati e transennati gli ingressi ai fabbricati che ospitano i servizi igienici. Il quadro non sembra destinato a migliorare nelle prossime ore, una circostanza che disincentiva l’afflusso sull’arenile. In caso di bisogno, dove espletare le funzioni fisiologiche?
Marinai di salvataggio cercasi
Alla gara d’appalto (leggi qui) lanciata a febbraio dal X Municipio (dotazione di 436mila euro per 127 giorni di lavoro su 14 postazioni) hanno risposto due cooperative ma, come segnala Labur, “è stata ammessa alla fase successiva di apertura delle offerte tecniche solo la Terrapontina S.r.l. mentre è stata esclusa la seconda concorrente, la Asd Energy – segnala Labur, Laboratorio di Urbanistica – Terrapontina srl, però non è certificata con il codice richiesto dal bando di gara e rischia l’esclusione”.
Il Municipio, però, ancora non si è determinato nell’assegnare la gara e, anzi, avverte che “la seduta pubblica prevista per il giorno 21/04/2023 alle ore 9.30 è stata rinviata a data da definirsi”. Una resa, l’ennesima, di fronte all’incapacità di amministrare il turismo?
Foto e video di Marco Simoni