Roma, droga in un borsone e a casa: 15 chili di hashish sequestrati, 3 arresti

I movimenti sospetti dei tre pusher hanno insospettito i carabinieri che li hanno perquisiti trovando la droga. Tra gli arrestati anche un minorenne

Roma: i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Casilina hanno arrestato tre persone, una donna di 33 anni, un uomo di 32 e un 17enne, tutti gravemente indiziati di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di droga.

I movimenti sospetti dei tre pusher hanno insospettito i carabinieri che li hanno perquisiti trovando la droga. Tra gli arrestati anche un minorenne

I militari li hanno scoperti passando in via Calpurnio, al Quadraro, quando hanno notato scendere da un’auto, guidata dalla donna, il 17enne con in mano un borsone nero dirigersi dall’altro lato della strada dove lo attendeva l’altro uomo a bordo di un secondo mezzo.

Il ragazzo dopo aver consegnato la borsa contenente la droga è poi ritornato indietro.

A quel punto, notato l’insolito movimento, i Carabinieri sono intervenuti immediatamente bloccandoli e identificandoli tutti.

Nel borsone nero c’erano 100 panetti di hashish, del peso totale di 10 chili, e nell’autovettura guidata dalla 33enne, i Carabinieri hanno rinvenuto ulteriori 31 panetti da 100 grammi l’uno e 97 pezzi cilindrici del peso di 15 grammi, della medesima sostanza stupefacente per ulteriori 4,55 chili.

Nelle abitazioni degli indagati, a seguito di perquisizione domiciliare, i militari hanno trovato e sequestrato la somma contante di circa 1300 euro., ritenuta provento dello spaccio.

Dopo l’arresto i tre sono stati condotti in caserma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato gli arresti della 33enne e del 32enne, che sono poi stati portati in carcere, mentre il minore è stato condotto presso il centro di giustizia minorile di Roma, via Virginia Agnelli.

Si precisa come sempre in questi casi che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati devono ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva, con le prove che si formeranno nel corso del processo.

Recentemente vi abbiamo raccontato in un altro nostro articolo del 23 aprile di come siano stati arrestati altri tre spacciatori, tra cui 2 fratelli, che erano soliti difendersi producendo le loro armi con una stampante 3D.

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