Roma: oltre 5 milioni di euro per ristrutturare l’Aranciera di San Sisto

Il progetto, approvato dalla giunta capitolina è considerato un intervento pilota di restauro e utilizzo di nuove tecnologie

Aranciera Roma

Nuova vita per l’Aranciera del Parco di San Sisto. La Giunta capitolina ha approvato il progetto definitivo per la complessiva ristrutturazione e l’efficientamento energetico dello storico edificio a Porta Metronia. L’investimento stimato è di 5,7 milioni di euro.

Lo storico edificio dell’Aranciera vanti quasi 100 anni. I lavori dureranno circa un anno

L’intervento di ristrutturazione si è reso necessario a causa di alcune lesioni strutturali accertate già nel 2020 che ne hanno compromesso la piena agibilità. Si tratta dello storico edificio dell’Aranciera a Porta Metronia.

L’edificio è stato realizzato nel 1926 su progetto di Raffaele De Vico, uno dei protagonisti dell’architettura del paesaggio della prima metà del secolo scorso.

Il progetto approvato ha modificato l’impostazione iniziale dell’intervento non più limitandolo al solo consolidamento strutturale ma puntando a renderlo un modello pilota capace di coniugare il restauro conservativo con l’applicazione di tecnologie e soluzioni mirate alla sostenibilità ambientale.

Il progetto prevede la sostituzione di tutte le superfici vetrate della copertura con pannelli fotovoltaici trasparenti che assicureranno una produzione energetica ampiamente superiore al fabbisogno dell’edificio e quindi capace di fornire elettricità anche agli edifici pubblici circostanti.

Per la climatizzazione sia in riscaldamento sia in raffreddamento si è adottata una soluzione geotermica che ne assicura la neutralità climatica. Ulteriore elemento di rilevante innovazione è l’adozione di un sistema di fitodepurazione dell’aria, anche questo esempio di sinergia tra natura e tecnologia. È prevista, inoltre, l’installazione di 2 serbatoi per la raccolta e il riciclo delle acque piovane per l’irrigazione delle piante all’interno dell’Aranciera.

Ora si passerà alla progettazione esecutiva con l’obiettivo di affidare l’appalto dei lavori entro l’anno. La durata dell’intervento sarà di circa un anno.

«Questo importante investimento costituisce un progetto pilota altamente innovativo che potrà contribuire a dimostrare la compatibilità di soluzioni tecnologiche volte alla sostenibilità ambientale con i rigorosi criteri di restauro richiesti da un edificio di grande pregio storico vincolato”  ha spiegato l’Assessora assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi.