La storia di Valerio: il 23enne disabile seguito da Fondazione Roma Litorale che oggi lavora al Casale Girasole

Per Valerio la diagnosi di disabilità del neurosviluppo è arrivata alla nascita: dopo un lungo percorso riabilitativo, oggi svolge un apprendistato lavorativo al ristorante Casale Girasole

Gli ospiti del ristorante Casale Girasole ad Ostia Antica lo conoscono solo come Valerio, un giovane dello staff che per tre volte alla settimana svolge l’apprendistato lavorativo, preparando a dovere tavoli e sala in attesa dell’arrivo dei commensali.

Dietro al sorriso di quel ragazzo di 23 anni però c’è di più, e cioè una vita vissuta con entusiasmo ma complicata dalla disabilità del neurosviluppo fin dalla nascita. L’incontro giusto alla tenera età di tre mesi con la Fondazione Roma Litorale, ha invece dato al suo destino un’alternativa più serena e soprattutto la possibilità di un’autodeterminazione professionale.

Per Valerio la diagnosi di disabilità del neurosviluppo è arrivata alla nascita: dopo un lungo percorso riabilitativo, oggi svolge un apprendistato lavorativo al ristorante Casale Girasole

Un sorriso enorme e il pollice in su sono la sua caratteristica, e ancora di più da quando ha trovato lavoro nel mondo della ristorazione. Lui è Valerio, uno dei ragazzi della Fondazione Roma Litorale, che stanno riempendo di gioia le loro famiglie e chi li segue fin da quando erano piccini, da quando cioè hanno intrapreso il lungo percorso riabilitativo dopo la diagnosi di disabilità del neurosviluppo.

Per Valerio il Casale Girasole è diventato il suo mondo oggi, dove si reca per tre volte a settimana a svolgere l’apprendistato lavorativo. A 23 anni e con questo pesante fardello fatto di tante fragilità e difficoltà alla partenza, è già una vittoria poter imparare un mestiere e inserirsi gradualmente nel mondo del lavoro.

La storia di Valerio: il 23enne disabile seguito da Fondazione Roma Litorale che oggi lavora al Casale Girasole 1

“Le difficoltà arrivate alla sua nascita non lo hanno mai fermato – spiegano dalla Fondazione -, perché Valerio ha sempre avuto dalla sua parte, una mamma e un fratello straordinari che lo hanno seguito in un percorso riabilitativo lunghissimo, fatto insieme alla Fondazione Roma Litorale, ma in cui la famiglia aveva ed ha, un ruolo essenziale”.

Federica Cristanziani, supervisore e psicoterapeuta della Fondazione Roma Litorale, tiene a sottolineare peraltro, come anche il valore della fiducia abbia un peso specifico notevole in questo salto incredibile del 23enne: “In questo senso voglio davvero ringraziare tutto ‘Il Girasole’ dai proprietari allo staff, che lo hanno accolto dandogli fiducia – prosegue -. Valerio fa esattamente il lavoro dei suoi colleghi. Sistema i tavoli, li apparecchia con cura e ha iniziato anche a servire. Naturalmente sempre supervisionato dai nostri terapisti”.

Fondazione Roma Litorale: “Dargli l’opportunità di dimostrare quanto valgono, è il senso stesso dell’esistenza degli enti di terzo settore”

Il tirocinio lavorativo come spiegano, ha un duplice risvolto ed è strutturato sull’autodeterminazione e l’autorealizzazione di Valerio. Svolgere un percorso lavorativo, è di vitale importanza per lui, perché gli permette di percepirsi come una persona che può lavorare, realizzare i suoi desideri e programmare i suoi obiettivi futuri. Ma anche strutturare la sua identità, ed ampliare queste convinzioni in altri ambiti della propria vita.

E tra il dire e il fare, c’è di mezzo il suo grande entusiasmo, una marcia in più nell’attività lavorativa di questo ragazzo, in cui alla sua voglia incredibile di lavorare in questo ambiente di serenità assoluta nel verde e la campagna di Ostia Antica, si mescola la grande sensibilità dimostrata dal ‘Casale Girasole’: “Quello che avviene in apprendistato è sicuramente il primo passo per permettere ai nostri ragazzi di potersi sperimentare nella vita reale al di fuori dei tradizionali setting riabilitativi. E dunque il trattare Valerio come gli altri dipendenti sta incrementando il senso di efficacia del nostro progetto” – conclude.

La storia di Valerio: il 23enne disabile seguito da Fondazione Roma Litorale che oggi lavora al Casale Girasole 2

Il progetto di cui si accenna è quello sottoscritto con l’Università Lumsa, finanziato attraverso i fondi del Pnrr: “Per ragazzi come Valerio che è con noi da quando aveva tre mesi, con un progetto di vita individuale di anni alle spalle – spiega il direttore generale della Fondazione Roma Litorale, Stefano Galloni -, debbono essere programmati percorsi di integrazione reale. Cercare di dare loro l’opportunità di dimostrare quanto valgono, è strettamente correlato all’esistenza stessa degli enti di terzo settore nel sistema”.

E’ lo stesso Valerio poi a parlare di questa esperienza, intervistato come uno dei Vip che lì sono di casa: “Ci tenevo tanto a lavorare – spiega -. Qui mi trovo molto bene, sono felice di fare quello che mi chiedono. Mi piace molto occuparmi della sala. Servire ai tavoli? Spero un giorno di poterlo fare con maggiore continuità”.

L’agenzia lavoro Fondazione Roma Litorale per dare un’opportunità a ragazze e ragazzi con disabilità del neurosviluppo

Attraverso l’agenzia lavoro della Fondazione Roma Litorale, è in corso un lavoro di sensibilizzazione e interazione con gli imprenditori del territorio, per dare un’opportunità a ragazze e ragazzi con disabilità del neurosviluppo e fragilità: “Rimangono sempre stupiti dalla loro applicazione, dedizione e dalla qualità di ciò che fanno, grazie a questo, passare da tirocini ad assunzioni non è più una chimera” – concludono.

Oggi gli strumenti per gli imprenditori ci sono, deve essere ridefinita la possibilità di mantenere a disposizione delle imprese figure di tutor,soprattutto per quanti sono fuori dai percorsi di riabilitazione pura. Anche per il tramite del board di Confasseociazioni Terzo Settore la fondazione sta cercando di portare proposte operative da presentare al legislatori.