Roma: un giovane pizzaiolo è stato malmenato da una banda di bruti che lo hanno massacrato di botte mentre stava passeggiando in un parco pubblico della Capitale dopo aver finito di lavorare.
Pizzaiolo aggredito dal branco mentre stava rincasando dopo la serata di lavoro, all’interno di un parco pubblico della Capitale
L’aggressione è avvenuta poco prima della mezzanotte di sabato scorso, 15 aprile, quando alcuni teppisti hanno accerchiato Hridoy, bengalese che ha poi denunciato alle autorità le violenze subite. La vergognosa vicenda è stata portata alla luce dalla trasmissione “Chi l’ha visto”: Federica Sciarelli ha intervistato la vittima che porta ancora sul viso i segni del pestaggio.
Il pizzaiolo è stato colpito a ripetizione ed è stato salvato da una passante, una donna che ha visto la scena e ha urlato contro gli assalitori, inducendoli a scappare via, ed ora è caccia alla gang di picchiatori, che forse volevano rapinare il pizzaiolo, ed erano tutti giovani di età apparente tra i 18 ed i 22 anni, ed erano almeno una decina.
Le botte sono sono state inferte al giovane pizzaiolo, quando quest’ultimo stava rincasando dopo la serata di lavoro presso un ristorante in zona San Lorenzo e, una volta all’altezza di Villa Gordiani, sono comparsi, picchiando senza pietà il cittadino del Bangladesh.
Grida, calci, pugni, una furia incontrollata che ancora adesso, dopo alcuni giorni, impedisce alla vittima del pestaggio di tornare a lavorare, dato che gli è stata data una prognosi medica di 20 giorni per le lesioni riportate.
Come parziale consolazione dopo questo episodio tremendo, arriva la notizia che il pizzaiolo attaccato aspetta a breve di diventare padre, dato che la sua compagna sta per partorire suo figlio.
In un altro caso di aggressione proprio ai danni di un altro bengalese, recentemente, vi abbiamo raccontato di come alcuni passeggeri all’interno di un bus della linea 201 siano stati arrestati per aver attaccato nel pieno centro di Roma un uomo, sputando in faccia al cittadino extracomunitario presente con loro nel mezzo di trasporto pubblico, additandolo come “sporco e nero”, offendendolo, spintonandolo e derubandolo ed affermando che non lo volevano a bordo.
Per approfondire questa vicenda, clicca sulla parola chiave colorata in arancione.