Migliaia di euro chiesti come “cauzione” per liberare il figlio: anziana truffata nei dintorni di Roma

Truffa ad un'anziana alle porte di Roma: indagati due uomini. Anche questi come altri autori di truffe sono di origini campane

Foto non collegata ai fatti

Sono stati arrestati nelle ultime ore dai Carabinieri della Stazione di Rignano Flaminio, due complici di 22 e 30 anni responsabili di aver architettato e portato a termine una subdola truffa a persona anziana. La vittima del lungo elenco delle persona nel mirino di questo tipo di malviventi è stavolta una donna residente in un comprensorio della località.

Truffa ad un’anziana alle porte di Roma: indagati due uomini. Anche questi come altri autori di truffe sono di origini campane

Sono giovani ed entrambi originari di Napoli, come altri autori di truffe arrestati anche di recente tra Roma e dintorni, gli uomini finiti in manette perché gravemente indiziati di reato di truffa ai danni di un’anziana donna, e messo in atto proprio presso la residenza della vittima, in un comprensorio residenziale di Rignano Flaminio.

Il primo e unico contatto con la vittima al telefono di casa, era bastato a scatenare il panico nella poveretta che dall’altra parte del ricevitore si era sentita raccontare di un pesante guaio legale in cui sarebbe finito il figlio, e a cui solo lei poteva porre rimedio.

Una notizia da infarto per la donna, che nell’angoscia del momento, a quei fatti aveva subito creduto, non mettendo minimamente in discussione nemmeno l’autenticità della professione del suo interlocutore, che si era qualificato come un fantomatico avvocato, nonostante quest’ultimo, tra la montagna di fandonie sulla condizione a rischio del figlio arrestato della vittima, le avesse chiesto in modo perentorio, di preparare del denaro per la sua liberazione, una somma di 7mila euro.

Una procedura, che a dir poco avrebbe dovuto insospettire la donna, mentre la paura che ha preso il sopravvento più della ragione, le ha fatto preparare nell’attesa del famigerato addetto al ritiro di tutto quel contante, quanto era nelle sue disponibilità e cioè una somma inferiore e in gioielli che avrebbe dovuto consegnare al complice della truffa che stava per presentarsi alla porta della sua abitazione.

E puntuale l’uomo è infatti arrivato prendendo il fagotto di monili confermando la versione del comare al telefono, e cioè che erano a titolo di “cauzione” per garantire la liberazione del figlio, arrestato a causa delle responsabilità derivanti da un incidente stradale in realtà mai avvenuto.

Per l’anziana donna derubata di monili in oro e orologi preziosi per un valore di circa 5mila euro, l’arrivo del figlio poco dopo il rapido allontanamento del truffatore, ha fugato ogni dubbio sulla veridicità del suo arresto.

E’ stato proprio il parente della donna a segnalare prontamente l’accaduto al 112, che ha attivato due pattuglie dei Carabinieri della Stazione di Rignano Flaminio, riuscite ad intercettare l’autovettura su cui viaggiavano i due indagati, in cui era ancora nascosta tutta la refurtiva.

I due malviventi di 22 e 33 ani, sono successivamente sono stati tradotti in carcere, e ora messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ora sono indagati dei reati di truffa e furto ai danni di vittima anziana.