Fiumicino, installato ripetitore alto 30 metri: cittadini preoccupati. La lettera al sindaco

Fiumicino, cittadini di Focene contro l'antenna di 30 metri vicino alla macchia mediterranea: "il ripetitore, deve garantire il rispetto della distanza minima dai siti classificati sensibili"

Focene: da questa mattina un gruppo di cittadini si è radunato davanti all’ingresso di un cantiere nei pressi di via delle Acque Basse e Via delle Fissurelle a Focene, per avere risposte circa l’improvvisa installazione di un’antenna ripetitore telefonico nei pressi della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.

I lavori sono partiti giovedì 13 aprile con il completamento dell’impianto per quanto riguarda la posa della struttura metallica, e oggi lunedì 17 aprile, la struttura antenna potrebbe essere connessa in rete della Società di telefonia proprietaria. Nonostante i cartelli espongano le autorizzazioni però, i cittadini preoccupati hanno chiesto contezza della regolarità dell’iter alle Autorità, dapprima con una lettera e oggi sul posto.

Fiumicino, cittadini di Focene contro l’antenna di 30 metri vicino alla macchia mediterranea: “il ripetitore, deve garantire il rispetto della distanza minima dai siti classificati sensibili”

A pochi metri dalla Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, Macchia Grande da qualche giorno ha fatto la sua comparsa un’antenna ripetitore telefonico alto 30 metri. La cosa non è ovviamente sfuggita ai cittadini di Focene, ed in particolare ad un gruppo di loro che a poche ora dall’inizio dei lavori hanno scritto al Sindaco Montino.

“Al Sindaco  Esterino Montino e al Vice-Sindaco/Assessore con Delega Riserva Statale del Litorale Ezio Pagliuca, che domani ci accoglierà avevamo segnalato di aver assistito attoniti nella giornata di ieri 13 aprile all’installazione del ripetitore telefonico nei pressi di via delle Acque Basse e Via delle Fissurelle – spiegano -. L’impianto è stato completato velocemente e nei prossimi giorni avverrà probabilmente la connessione in rete della Società di telefonia multinazionale che ha sostenuto l’iter istituzionale per le autorizzazioni dell’opera e delle spese ad essa connessa. Ma la cosa ci ha lasciato perplessi e preoccupati tanto che rappresentando tutta la cittadinanza abbiamo deciso di avere contezza dalle autorità per verificare la coerenza e congruità delle autorizzazioni. Ora siamo in attesa di risposte esaustive in merito”.

Sui chiarimenti attesi i cittadini hanno infatti provveduto alla redazione di un elenco di punti che a quento sembra verranno discussi già domani con il Vice Sindaco Ezio di Genersio Pagliuca. e che riguardano sostanzialmente la validità del Regolamento, ovvero se sono seguite delle modifiche alla Deliberazione del Consiglio Comunale n.16 del 5/3/2015 non riportate come previsto in aggiornamento sul sito; avere una conferma se la l’area denominata sul foglio catastale di riferimento con la particella 693 è identificata come Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.

Ma i manifestanti spingono soprattutto sulle spiegazioni in merito all’art.1 comma 3 d del suddetto Regolamento, che definisce area sensibile soggetta a Tutela Integrale del Piano di Gestione, perché la distanza del terreno privato (vedi allegato particella 239) sul quale è installato il ripetitore, deve garantire il rispetto della distanza minima dai siti classificati sensibili.

“E’ importante sapere – spiegano – se si è proceduto ad una Consulta istituzionale e in qual caso, le motivazioni della mancata informazione/comunicazione agli abitanti della località in oggetto. In quell’area otto anni fa, secondo il regolamento del Comune di Fiumicino, era chiaramente indicato che tali impianti dovevano essere nel caso installati ad una distanza minima di almeno 150 metri dall’area della riserva, Oasi Macchia Grande. Ma cosi non è – spiega Emanuela Millevolte – perché la distanza attuale da questo cantiere, è di circa 20 metri scarsi. Il punto che sosteniamo ora è sul regolamento e pur non essendoci delle evidenze scientifiche siamo certi sugli animali” – concludono.