Gualtieri gioca a carte sullo smartphone in Campidoglio, il caso diventa politico. Lo scatto rubato durante l’Assemblea capitolina dello scorso 2 febbraio, mentre si discuteva di Ama, sta ora surriscaldando maggioranza e opposizione. “Giocare a scopa in Aula Giulio Cesare minimo poco opportuno, se non indecente”, attaccano le opposizioni.
La giustificazione ironica-choc di Gualtieri: “Non era scopa ma Tressette”
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha provato a gettare acqua sul fuoco: “Premetto che era tressette e non scopa. Era stata una giornata intensa. La mattina avevo fatto il sopralluogo con Matteo Salvini al cantiere della Metro C. Poi avevo appena ascoltato due lunghissimi interventi di Raggi e Di Stefano. E delle tre cose la più piacevole è stata quella con Salvini, quindi mi dovevo rilassare un momento“. Gualtieri tenta di spegnere il caso buttandola sull’ironia.
Il consigliere di Fratelli d’Italia Rachele Mussolini non le ha mandate a dire al sindaco. “Tutto il resto è noia caro Sindaco… E incaxxature… Quelle dei cittadini e dei lavoratori della Multiservizi…”, ha commentato la rappresentante di FdI sulla propria pagina Facebook. Tanta la rabbia degli internauti, che sotto al post della Mussolini sono arrivati addirittura a invocare le dimissioni di Gualtieri.
Chi lo ha tridito?
Ma chi è stato a “tradire” Gualtieri, fuoco amico o l’opposizione? Quasi impossibile stabilirlo. Il breve video, 4 secondi in tutto, sembra essere stato girato dallo scranno della presidente del consiglio comunale, la dem Svetlana Celli, esattamente dietro alla poltrona di Gualtieri, ma il passaggio non è di sua esclusiva pertinenza è concesso a tutti i consiglieri.
Per ora quindi nessuno indiziato, almeno reso pubblico. Il capogruppo di Italia Viva, Valerio Casini, ieri, intanto, ha attaccato la Celli. Per il renziano lo scatto di Gualtieri mentre gioca a carte, in cui compaiono anche atti amministrativi non ancora votati, è stato fatto dai banchi della presidenza.
“La foto pubblicata è stata da lei autorizzata o no? È un fatto gravissimo. La invito ad avere attenzione a quello che succede nei suoi 20-30 centimetri di scranno perché è da condannare quello che è accaduto. Farò una richiesta di accesso agli atti perché voglio vedere chi ha scattato quella foto“.
“Se lei arriverà a questo io le sarò grata – replica la Celli – Lei pubblicamente ha dichiarato che ciò arriva dal mio dispositivo. È un fatto che oggi acquisisco agli atti. In sede di capigruppo stabiliremo quali saranno le azioni da fare per chi si avvicina al banco della presidenza“.
Gualtieri, da parte sua, continua con la sua linea sottotono: “Non mi interessa molto. Non ho dato particolare importanza a questo episodio“.
A lanciarsi sul Tressette-gate anche Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio: “Ormai siamo all’indecenza. Nessun rispetto per le istituzioni e i romani sono dileggiati. In un video vediamo il sindaco Gualtieri lontano anni luce dai problemi discussi in Aula Giulio Cesare. Roma è a pezzi“.