Attenzione, ora la truffa agli anziani si sposta sul cellulare

Roma, arriva sul cellulare sotto forma di SMS di un figlio all'anziana madre. L'allarme: "Potrebbe essere un sistema per agganciare le vittime e truffarle" 

Una nuova modalità di truffa agli anziani che passa dal cellulare, si sta facendo strada nella Capitale. L’allarme scatenato sui social è partito dal post di una utente, che mostra il presunto messaggio SMS arrivato da un ignoto, al cellulare dell’anziana madre.

Con la scusa di un cambio numero a causa del telefono rotto, il generico SMS senza firma chiede di inviargli un messaggio whatsapp, e con molta probabilità al solo scopo di memorizzare il contatto dell’anziano di turno, e agganciarlo per mettere in atti chissà quali intenti criminali.

Roma, arriva sul cellulare sotto forma di SMS di un figlio all’anziana madre. L’allarme: “Potrebbe essere un sistema per agganciare le vittime e truffarle”

E’ in circolazione una nuova tecnica di truffa per contattare gli anziani sul numero id telefono cellulare. Sta girando da giorni e con tanto di numero sconosciuto (da noi oscurato), che si spaccia per quello di un presunto figlio che chiede a sua madre di inviargli un messaggio whatsapp, ma dietro si nasconde forse un pericoloso raggiro. Ecco come riconoscerlo: “Ciao mamma, il mio cellulare è rotto, questo è l mio nuovo numero (—) mi mandi un messaggio su Whatsapp? Grazie”.

Un messaggio semplice, e per questo efficace, che chissà quante potenziali vittime per i reati più disparati, di truffa, furto ed estorsione estorsione avrà già memorizzato. Perché la differenza tra questa tecnica e le altre, consiste proprio nel passare da un cellulare, uno strumento assai più personale di un telefono di casa, da cui invece partivano (fino a ieri), le arcinote truffe del finto nipote e del pagamento del pacco.

Attenzione – scrive l’utente – mia madre ha ricevuto quell’SMS sul cellulare, ma ovviamente non sono stata né io né uno dei miei fratelli ad inviarlo”.

La donna, memore di quello che sta succedendo e di come sia partito all’inizio in sordina per poi esplodere mietendo vittime tra gli anziani di tutto il Lazio, a quel punto si è rivolta direttamente ai Carabinieri per denunciare, ma purtroppo, poiché ancora di fatto non si era configurato l’estremo di reato, la richiesta di denuncia non è stata accolta: “Non mi fermerò comunque – spiega – perché a mio avviso questa modalità è prevista nel caso in cui delinquenti vogliono agganciare persone anziane per derubarle. Intanto a tutti dico state estremamente attenti e di avvisare i parenti anziani di non rispondere a questo né altri messaggi SMS simili” – conclude.