La via dei Pescatori riaperta al traffico è già congestionata di auto. Residenti di Stagni: "Siamo prigionieri. Con il divieto di bici e moto, obbligati a prendere l'auto"
Dopo la polemica per la riapertura al transito di Via dei Pescatori, con l’esclusione di bici e moto, con il passare dei giorni arrivano per i cittadini anche i temuti e pesanti problemi di circolazione.
Caos traffico e residenti prigionieri obbligati all’uso della macchina. E’ questa l’istantanea mobilità scattata nelle prime ora della mattina su Via dei Pescatori, particolarmente aggravata dalla ripresa del lavoro dopo Pasqua.
Un ritorno catastrofico per gli automobilisti, che sono rimasti bloccati in lunghe file senza nessuna possibilità di utilizzare mezzi alternativi per arrivare a lavoro in tempi ragionevoli, in quel tratto che riaperto avrebbe dovuto essere invece risolutivo.
I problemi legati ai limiti stabiliti con tanto di segnaletica, tra cui l’andatura a 30 km/h, hanno trovato anche l’altra complicanza, e cioè i lavori che sempre su Via dei Pescatori sono in corso, per la messa in sicurezza del Cavalcaferrovia.
Chi era abituato ad utilizzare questo tratto come valida alternativa percorribile per attraversare il territorio ed evitare lunghi giri e il caos traffico anche con i mezzi a due ruote, ora proprio non ci sta a ricalibrare i suoi spostamenti con l’uso obbligato dell’auto.
E i primi a sollevarsi sui social sono stati i residenti della zona di Stagni, infuriati in queste ore soprattutto per gli ormai ben noti limiti legati all’uso di bici, moto e motorini: “Siamo in trappola – spiegano -, niente moto e bicicletta, e su via Agostino Chigi niente marciapiede e tantissimi incidente stradali e morti. A Stagni invece di fare ponti ci hanno chiuso in mezzo tra via Chigi e Pescatori. Praticamente non si può uscire in sicurezza dal quartiere se non con la macchina”.