Chi sono Alessandro Parini e i due feriti italiani vittime dell’attentato a Tel Aviv

Non sono gravi le condizioni degli italiani feriti nell’attentato di Tel Aviv. Il cordoglio per la morte dell'avvocato romano Alessandro Parini

alessandro parini morto a Tel Aviv

Un morto di 35 anni e due feriti, fortunatamente non gravi. E’ questo il bilancio delle vittime italiane dell’attentato portato dalla milizia della Jihad islamica sul lungomare di Tel Aviv nella serata di ieri, venerdì 7 aprile. L’agguato mortale è stato messo a segno con un’auto lanciata a tutta velocità contro i passanti.

Non sono gravi le condizioni degli italiani feriti nell’attentato di Tel Aviv. Il cordoglio per la morte dell’avvocato romano Alessandro Parini

Le prime notizie sulla dinamica dell’attentato riferiscono di un uomo che alle ore 21,00 si è lanciato con un’auto contro i pedoni che passeggiavano sul lungomare di Tel Aviv, nei pressi del parco Charles Core. In quel momento la zona era affollata: ricordiamo che i cristiani celebrano il Venerdì Santo.

Yousef Abu Jaber, 44 anni, cittadino arabo israeliano di Kafr Qasem, a nord est di Tel Aviv: è questo il nome dell’attentatore catturato dalla polizia dopo aver investito con l’auto i passanti ed essere rimasto imprigionato nel veicolo ribaltato. Nell’agguato è morta una persona e sono rimasti feriti otto pedoni, tra i quali due italiani e due britannici, fortunatamente in maniera non grave.

La vittima è il romano Alessandro Parini. Era arrivato la mattina stessa dell’attentato con un gruppo di amici. Nato a Roma nel 1987, dove viveva con i genitori in zona Eur, si era laureato con il massimo dei voti presso l’Università Luiss ‘Guido Carli’ all’età di 24 anni. Sin dalla pratica legale aveva cominciato a collaborare con lo studio legale internazionale Clifford Chance, anche per la sua conoscenza fluente delle lingue inglese e francese. Nel 2019 aveva conseguito il titolo di dottore di ricerca in diritto pubblico presso l’Università di Roma ‘Tor Vergata’. Era attivo sia nel contenzioso che nell’assistenza stragiudiziale, si occupava di diritto amministrativo e regolatorio, in particolare di diritto dei contratti pubblici, della concorrenza e delle comunicazioni elettroniche.

Si era abilitato all’esercizio della professione forense dal 2014. Era autore di contributi in materia di diritto amministrativo e socio dell’Associazione Giovani Amministrativisti. Dal 2022, dopo aver superato il relativo esame, è iscritto nell’Albo Speciale degli avvocati ammessi al patrocinio dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori.

Alessandro si era diplomato all’istituto “Massimo” all’Eur e per sette anni era stato membro della Lega missionaria studenti, il movimento giovanile di impegno cristiano fondato nel 1927 dai padri gesuiti della scuola in cui tra gli altri hanno studiato anche l’ex premier Mario Draghi e Luca Cordero di Montezemolo.

Tra una causa e l’altra, tanti i viaggi in giro per il mondo e i tour in bici, altra sua grande passione. Da Petra, in Giordania, fino a Zanzibar, la vittima aggiornava gli amici sui suoi spostamenti attraverso le foto caricate sui social: tra le immagini quelle di una gita in bicicletta sulla pista ciclabile lungo il Tevere, con lo sfondo di Castel sant’Angelo, ad un matrimonio di amici e a Milano, in piazza del Duomo.

Di uno degli italiani feriti si sa solo che si chiama Roberto Nicoli. I due feriti non facevano parte dello stesso gruppo di Alessandro Parini. “I nostri connazionali feriti stanno bene, uno di loro verrà dimesso questa mattina (sabato 8 aprile n.d.r) e sono entrambi assistiti dalla nostra ambasciata” ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani che ha contattato i genitori di Alessandro Parini e ha portato loro il cordoglio del Governo. Roberto Nicoli è stato sottoposto a due interventi chirurgici, il primo per la frattura di una gamba, l’altro al setto nasale.

Luca Maschio, il secondo italiano ferito, originario di Busto Arsizio, è stato dimesso ed è subito rientrato a casa atterandya Milano Malpensa.