Roma, giovedì santo: Papa Francesco laverà i piedi a dodici minorenni reclusi

Papa Francesco nel Giovedì Santo torna nell'istituto minorile di Casal del Marmo. Cerimonia della lavanda dei piedi per dodici reclusi

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Papa Francesco - Canaledieci.it

Dopo dieci anni dalla sua prima volta, Papa Francesco torna nel carcere minorile di Casal del Marmo e, in occasione della cerimonia della In Coena Domini, si genufletterà davanti a una dozzina di ragazzi per lavare loro i piedi.

Papa Francesco nel Giovedì Santo torna nell’istituto minorile di Casal del Marmo. Cerimonia della lavanda dei piedi per dodici reclusi

Saranno dodici i ragazzi a Casal del Marmo a cui Papa Francesco laverà i piedi per la liturgia In Coena Domini del giovedì santo, 6 aprile, a partire dalle ore 15,30. Dopo dieci anni, Bergoglio torna nell’istituto per i minori nella periferia di Roma, per essere «solidale fino al punto estremo». A darne notizia è don Raffaele Grimaldi dell’Ispettorato dei Cappellani delle carceri d’Italia. «La scelta del Pontefice di vivere il giovedì santo tra i giovani di Casal del Marmo – spiega il prelato – ha il sapore della prossimità per sensibilizzare la società, le Istituzioni e la politica con l’intento di orientare le coscienze verso risposte concrete di alleanze educative, perché, spesso, i giovani hanno a disposizione modelli sbagliati».

Commosso per il gesto di amore e di misericordia che il Papa rivolge verso le periferie esistenziali della vita intramuraria dei giovani, don Raffaele ha commentato sul senso della Liturgia nel carcere per i minori: “Un segno di gratitudine al Papa e all’Istituto romano che lo accoglierà“.

Papa Francesco, vuole ripetere un gesto di profonda umanità, carità e vicinanza in un carcere di Roma e ha scelto l’Istituto di Casal del Marmo per incontrare i ragazzi, giovani bisognosi di affetto, di tenerezza e di ascolto – prosegue il cappellano – Mi viene in mente l’immagine affettuosa del nonno che va ad abbracciare i suoi nipotini che gridano il loro dolore e sanno di non di essere giudicati per i loro errori, ma per offrirgli l’incoraggiamento e l’invito a non perdere mai la speranza. Si inginocchierà davanti a loro nel gesto di chiedere scusa a nome di una parte di società che li ha illusi, sedotti e poi abbandonati. Laverà i piedi ai 12 giovani di diverse nazionalità nel segno solidale della fratellanza, un invito a dir loro che ‘siamo fratelli’ con l’incoraggiamento a riprendere in mano la bellezza della loro vita“.

Come un padre amorevole – aggiunge don Raffaele – Papa Francesco si inginocchierà davanti ai giovani reclusi per lanciare un appello alle Istituzioni a non abbandonare questi ragazzi fragili che molte volte sono soli, abbandonati, smarriti e disorientati, senza punti di riferimento. Non hanno il calore delle loro famiglie, sono schiacciati dagli errori commessi e portano nel cuore il grido della sofferenza e della rabbia. Papa Francesco asciugherà i piedi bagnati dei ragazzi con la tovaglia della misericordia come gesto solidale di una umanità che non giudica, non condanna, non innalza muri di difesa e di esclusione“.

Il vero obiettivo della giustizia non è quello di punire e reprimere, ma l’invito a chi ha sbagliato di ricostruire legami spezzati – conclude la nota – E’ necessario aiutare i ragazzi sbandati e soli ad incarnare una giustizia riparativa, che metta al centro il dolore e la sofferenza della vittima. «La scelta del Pontefice di vivere il Giovedì Santo tra i giovani di Casal del Marmo ha il sapore della prossimità per sensibilizzare la società, le Istituzioni e la politica con l’intento di orientare le coscienze verso risposte concrete di alleanze educative. L’attenzione al disagio giovanile deve trovare risposte negli strumenti di prevenzione e discernimento perché, spesso, i giovani hanno a disposizione modelli sbagliati”.