Ostia-Fiumicino, partono i lavori sui viadotti: 26 mesi di strazio per gli automobilisti

Stabilita la data d’inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione dei viadotti che collegano Ostia all’aeroporto di Fiumicino: saranno 26 mesi d'inferno

VIA DELL'AEROPORTO lavori cantiere

L’Anas ha stabilito il cronoprogramma della demolizione e della ricostruzione della coppia di viadotti paralleli che collegano l’aeroporto di Fiumicino a Ostia. Per 26 mesi, giorno in più, giorno in meno, tutti i veicoli viaggeranno su una sola corsia per senso di marcia.

Stabilita la data d’inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione dei viadotti che collegano Ostia all’aeroporto di Fiumicino: saranno 26 mesi d’inferno

E’ stata una nota di provenienza istituzionale e diffusa attraverso una chat social tra dipendenti ad annunciare la data d’avvio dei lavori per la demolizione e per la ricostruzione dei viadotti, definendo di fatto il cronoprogramma stabilito dall’Anas con una ordinanza. I tecnici hanno avvertito alti dirigenti di una società che opera nello scalo in modo che la popolazione della “città del volo”, circa 30mila pendolari ad essere penalizzati da quel cantiere, possa organizzarsi in qualche modo. Costruito in cemento armato negli anni 60, il doppio viadotto, conta 3500 auto l’ora nei momenti di punta: è percorso ogni giorno da migliaia di pendolari, residenti e visitatori romani che si muovono sulle due direttrici oltre che verso i centri commerciali Wow e Da Vinci.

La nota, ovviamente, è stata ufficializzata dall’emissione dell’ordinanza da parte dell’Anas, annunciata tra qualche giorno. I lavori riguardano 650 metri di un doppio viadotto che scavalca la Fossa Traianea del Tevere e via Portuense. Il cantiere inizierà il 18 aprile prossimo, appena superate le festività di Pasqua, e riguarderanno un viadotto per volta. Secondo i tecnici della società delle autostrade serviranno 45 giorni per il posizionamento delle barriere e della segnaletica. Successivamente, sono preventivati altri 45 giorni di tempo per la demolizione di pilastri e piano stradale di uno dei due viadotti. Altri 12 mesi saranno necessari per la ricostruzione.

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I pilastri con il piano stradale dei due viadotti paralleli che verranno demoliti e ricostruiti

Da sopra il viadotto gli automobilisti provenienti dal X Municipio o da Isola Sacra potranno valutare se scendere sulla via Portuense, per bypassare le code che si creeranno sull’unica carreggiata del viadotto, impegnando la rampa di via Montgolfier e percorrere via Monte Giulio fino a immettersi sul corridoio C5, quindi via del Lago Traiano per dirigersi al Leonardo da Vinci o in direzione Roma. Da Fiumicino invece c’è la possibilità di percorrere il corridoio C5 oppure imboccare la via Portuense fino alla Fiera di Roma e quindi salire sull’autostrada dell’aeroporto per recarsi a Roma.

Per costruire la nuova opera si renderà necessario utilizzare 5mila tonnellate di acciaio a fronte della demolizione di circa 18mila metri cubi di calcestruzzo. Sulle 26 pile delle fondazioni saranno posate campate lunghe 25 metri e larghe 7 metri.

Stessa trafila e medesimi tempi saranno necessari per il viadotto che corre parallelo. Nel frattempo rimarrà aperta la carreggiata che collega l’aeroporto con Ostia: sarà a doppio senso e potranno accedervi solo mezzi al di sotto delle 3,5 tonnellate. I mezzi più pesanti dovranno passare da Fiumicino paese, andando a intasare il Ponte Due Giugno.

Il totale dell’intervento, salvo imprevisti e/o ritrovamenti archeologici, è dunque di 30 mesi. L’investimento, coperto da Anas, ammonta a 40,7 milioni di euro. Con il ribasso d’asta l’importo che sarà impegnato è sceso a 35,3 milioni: 19 per il primo step sulla sopraelevata nord e 16,3 per quella a sud. I lavori sono stati affidati alla ditta “Italianacostruzioni infrastrutture” in base a un complesso studio progettuale, sulla decadente struttura in cemento armato, elaborato da Technital, Politecnica e Matildi partners.

L’operazione comporterà pesanti disagi anche per l’abitato di Fiumicino: ci si interroga cosa potrà succedere sull’unica via di collegamento tra le due sponde del Tevere per i mezzi pesanti, il Ponte Due Giugno, in corrispondenza delle due levate quotidiane previste per favorire il transito delle imbarcazioni alte.

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